Il governo italiano non ha varato un provvedimento per autorizzare intercettazioni di massa - Facta
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Il governo italiano non ha varato un provvedimento per autorizzare intercettazioni di massa

Il 22 marzo è iniziato a circolare su Twitter e WhatsApp il testo di un presunto provvedimento introdotto dal governo Conte II che sarebbe stato varato nell’ottica di autorizzare intercettazioni – telefoniche, ma anche su WhatsApp, Twitter e Facebook – su tutto il territorio italiano. 

«Da domani nuove regole di comunicazione» esordisce il messaggio, che fa riferimento a un oscuro “sistema dipartimentale dei servizi di intercettazione telefonica” denominato CDMX e invita i lettori a diffondere quanto più possibile la notizia. Per aumentare la credibilità del messaggio, l’autore ha allegato il link di un articolo pubblicato dall’agenzia stampa Agi il 28 febbraio 2020 e intitolato “Il provvedimento sulle intercettazioni è legge”.

Si tratta di una comunicazione falsa. Non esiste infatti alcun provvedimento del governo in tal senso, né tantomeno un “sistema dipartimentale” dedicato alle intercettazioni telefoniche. 

La stessa sigla CDMX, che sembra realizzata su un calco dell’acronimo Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) molto utilizzato nel corso dell’emergenza Covid-19, altro non è che la sigla con cui è solitamente abbreviata l’entità federale di Città del Messico. 

Inoltre, l’articolo pubblicato da Agi a fine febbraio, non è in alcun modo collegato al testo del messaggio recentemente condiviso sui social e via WhatsApp. L’agenzia di stampa Agi nel suo articolo si riferiva alla legge n.7 del 28 febbraio 2020, la cui introduzione modifica la disciplina delle intercettazioni in modo da tutelare maggiormente la privacy. 

Per sottolineare la totale estraneità al testo del messaggio, l’articolo di Agi è stato recentemente modificato, aggiungendo in apertura quanto segue: «Caro lettore, se sei arrivato fin qui seguendo un messaggio allarmistico, devi sapere che questo articolo non ha alcun collegamento con quanto hai letto poco prima. Questo è un servizio di cronaca politica del 28 febbraio scorso che riporta correttamente quanto deciso dal Parlamento italiano in materia di intercettazioni. Questo articolo è vero, quello che hai letto prima è falso». 

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