Il 26 marzo durante la trasmissione televisiva Pomeriggio 5, sulla rete Mediaset Canale 5, è andata in onda un’intervista in cui la conduttrice Barbara D’Urso, in collegamento col medico veterinario Enrico Zibellini, chiedeva consigli sull’igiene degli animali domestici nel particolare contesto dell’epidemia da nuovo coronavirus. Durante il servizio l’esperto ha suggerito di utilizzare per la pulizia delle zampe materiali disinfettanti anche «a base, banalmente, di candeggina, ma molto diluita».
La clip è ancora disponibile su Mediaset Play. Col titolo Coronavirus, i consigli del veterinario per il post-passeggiata con i nostri amici cani.
«Basta una normale detersione e disinfezione delle zampe stando attenti ai polpastrelli per non irritarli quindi usando materiali disinfettanti molto diluiti a base di clorexidina [una sostanza che appartiene a molti comuni disinfettanti e colluttori, n.d.r] o banalmente con della candeggina, ma molto diluita, e tamponare poi le zampe» ha spiegato il veterinario a partire dal minuto 01:16 del servizio, sottolineando poi di lasciare escluso il muso da questa procedura per evitare irritazioni.
Il messaggio ha disorientato il pubblico, come testimoniano i commenti ricevuti sulla pagina Facebook del programma, ed è poi stato contestato in più occasioni da altri veterinari che assolutamente sconsigliano l’uso di candeggina sugli animali (per esempio qui e qui).
A prescindere dalla concentrazione (l’espressione «molto diluita» usata da Zibellini lascia ampio spazio all’interpretazione) e dall’attenzione a non intaccare le zone più sensibili del cane, l’uso della candeggina per l’igiene degli animali domestici è sconsigliata dagli esperti, pertanto questa notizia è fuorviante e potenzialmente nociva. Lo confermano il Ministero della Salute, che il 31 marzo 2020 ha pubblicato una nota in proposito, e anche l’Istituto Superiore di Sanità: la raccomandazione è di lavare le zampe del cane con acqua e sapone neutro, evitando prodotti aggressivi come la candeggina, così come quelli a base di alcol. Resta poi valida la raccomandazione di fare affidamento sul proprio veterinario di fiducia.