Nessun documento ufficiale indica le date per la riapertura degli esercizi commerciali
Lunedì 13 aprile la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare l’esistenza di un presunto documento ufficiale, che metterebbe nero su bianco il calendario valido per la riapertura degli esercizi commerciali dopo la chiusura dovuta all’emergenza Covid-19.
La segnalazione fa riferimento a un testo, circolato sull’app di messaggistica istantanea a partire dall’11 aprile sia come catena che sotto forma di documento della Presidenza del Consiglio, secondo cui la cosiddetta “fase 2” delle misure di contenimento inizierebbe il prossimo 4 maggio, con il ritorno alla libera circolazione (seppur a distanza di sicurezza) e la riapertura di «alcune attività commerciali come negozi tessili, di arredamento e d’abbigliamento», per poi proseguire l’11-12 maggio con tribunali e uffici professionali, il 18-25 maggio con ristoranti, estetisti, parrucchieri e il 31 maggio con la ripartenza del campionato di calcio. Il completo ritorno alla normalità sarebbe previsto per la per la primavera del 2021.
«Non ho la possibilità di verificare l’autenticità della notizia, ma se è vero siamo tra incudine e martello» conclude l’autore della catena, «un Governo incapace di decidere la cosa giusta e un popolo che decide da solo sbagliando tutto. SCANDALOSO»
Il testo in questione è stato riportato come bozza «in discussione» da numerose testate giornalistiche, ma, come riferisce il Manifesto, sarebbe già stato smentito dal ministero della Salute, che lo definisce «del tutto infondato».
Il vero cronoprogramma, che dovrebbe portare ad un progressivo ritorno alla normalità dopo il lockdown iniziato in Italia il 9 marzo, sarà realizzato dalla task force istituita il 10 aprile dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e sarà reso pubblico attraverso una conferenza stampa entro il 4 maggio.