
No, WhatsApp non tornerà ad essere «a pagamento»
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Lunedì 1 giugno la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare la notizia, contenuta nel titolo di articolo pubblicato dal sito web iNews24 il 31 maggio 2020, secondo cui il ritorno di WhatsApp a pagamento sarebbe ora «possibile».
Si tratta di una notizia falsa, alimentata da un titolo fuorviante e smentita nel corpo dello stesso articolo.
Come spiegato all’interno dell’articolo, infatti, il riferimento è a «un messaggio che sta circolando nelle ultime ore» sull’app di messaggistica istantanea, che mette in guardia dal rischio che WhatsApp possa tornare ad avere un costo di abbonamento pari a 89 centesimi l’anno, come accadeva fino a gennaio 2016. «Fortunatamente, però, gli sviluppatori di WhatsApp hanno smentito tutto, e il messaggio che sta circolando non è altro che una fake news» specifica iNews24, smentendo di fatto quella che nel titolo poteva apparire come un’informazione fuorviante.
L’utilizzo di WhatsApp non comporterà alcun costo (come la compagnia specifica nelle domande frequenti sul suo sito ufficiale) e non ci sono al momento comunicazioni o indiscrezioni che facciano pensare a un cambio di rotta.
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