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No, quella ritratta in questa immagine non è la casa di Andrea Bocelli

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5 agosto 2020
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Mercoledì 5 agosto 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’attendibilità di un’immagine, pubblicata il 30 luglio su Facebook, che ritrae quella che appare come una tenuta rurale con una piscina. Nell’immagine, la villa viene presentata come «la casa di Andrea Bocelli».

Tale indicazione è preceduta dalla frase «Bocelli: “Durante il lockdown mi sono sentito umiliato e offeso da questo governo per la privazione della libertà di uscire di casa. Sembrava di stare in gabbia».

La dichiarazione riportata nel post è parzialmente corretta, ma l’immagine non ritrae la casa di Andrea Bocelli.

Attraverso una ricerca inversa per immagini scopriamo infatti che l’edificio ritratto nell’immagine oggetto di verifica è il Poderino di San Cristoforo, un antico casolare di Lajatico, in provincia di Pisa (luogo di nascita di Andrea Bocelli), ora utilizzato come resort vacanze. Secondo quanto riportano fonti di stampa, l’abitazione principale di Bocelli si trova invece a Forte dei Marmi ed è descritta da TgCom 24 come «una villa di lusso» che si sviluppa su tre piani e ha dieci camere da letto.

A Lajatico Bocelli possiede comunque una tenuta di famiglia, il Poggioncino, che ospita anche le scuderie e una cantina vinicola. Nonostante non sia la sua abitazione principale, il sito web della tenuta la descrive come «uno dei “rifugi” preferiti da Andrea Bocelli, quando libero dagli impegni concertistici internazionali».

Andrea Bocelli è arrivato alle cronache lo scorso 27 luglio, in seguito alla sua partecipazione all’evento “Covid-19 tra informazione, scienza e diritto”, promosso dal deputato Vittorio Sgarbi e dal senatore Armando Siri. In quella circostanza il tenore aveva dichiarato di non conoscere nessuno «finito in terapia intensiva» a causa della Covid-19 (qui dal minuto 00.49) e di essersi sentito «umiliato e offeso» dopo essere stato «privato della libertà di uscire di casa senza aver commesso crimine alcuno» (dal minuto 1.10) e di aver di conseguenza «disobbedito al divieto» imposto dal Dpcm del 23 febbraio 2020, che istituiva misure urgenti di contenimento in risposta alla pandemia da Covid-19.

La dichiarazione riportata nell’immagine oggetto di verifica è dunque parzialmente vera, con la sola eccezione della frase «sembrava di stare in gabbia», mai pronunciata pubblicamente da Bocelli.

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