Lunedì 12 ottobre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare l’autenticità di un documento in formato Pdf pubblicato l’11 ottobre 2020 dal sito web di informazione Leggo e da questo presentato come «la bozza del nuovo Dpcm del Governo». Si tratta però di un documento falso.
Il documento oggetto della nostra verifica si presenta come un testo ufficiale, un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri: lo strumento normativo con cui sono state introdotte numerose restrizioni negli scorsi mesi.
Il decreto conterrebbe presunte «misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale» e, secondo quanto si legge nel Pdf in circolazione, dovrebbe essere stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.197 dell’11 ottobre 2020.
Le disposizioni contenute nel documento si dividono in 7 punti, riguardanti rispettivamente l’utilizzo della mascherina in luoghi pubblici, le riunioni in abitazioni private e sedi associative, la sospensione delle attività sportive che comportano contatto fisico, le modalità di svolgimento di attività motoria, smart working, matrimoni e funerali (che secondo il testo del presunto Dpcm dovranno svolgersi con la presenza contemporanea di non più di quindici persone «compreso il celebrante e l’interessato»).
In seguito all’articolo di Leggo, il testo della presunta bozza è circolato via WhatsApp, ma anche su Facebook e Twitter.
Si tratta di un documento falso.
Quella delle bozze di provvedimento circolate prima della loro effettiva pubblicazione è una dinamica che abbiamo imparato a conoscere nel corso dell’emergenza Covid-19, fin dall’istituzione delle zone rosse in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Piemonte decretata il 7 marzo 2020. Il processo di stesura di un provvedimento richiede infatti un cospicuo numero di revisioni e passaggi di mano, fatto che aumenta la possibilità di fughe di notizie riguardanti bozze realmente in lavorazione.
Non è però il caso del documento oggetto della nostra verifica. Com’è infatti possibile constatare attraverso il sito della Gazzetta Ufficiale, non esiste un Dpcm datato 11 ottobre e il numero 197 della Gazzetta Ufficiale – presentato nel testo come quello in cui sarebbe stato pubblicato il testo – risale allo scorso 7 agosto 2020.
L’autenticità della bozza è inoltre stata ufficialmente smentita dal ministero della Salute, con una nota inviata alle agenzie e pubblicata da Ansa nel pomeriggio dell’11 ottobre parlando di «documento fake».
Nonostante la smentita, alle ore 13 di lunedì 12 ottobre l’articolo contenente la presunta esclusiva di Leggo è ancora online: invitiamo per questo i nostri lettori ad attenersi solo a documenti ufficiali e a considerare il Pdf oggetto della nostra verifica una notizia falsa.
(Aggiornamento: alle ore 14.14 è arrivata la smentita di Leggo, in un articolo che contiene le scuse ai lettori per la pubblicazione della presunta bozza).
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