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La trasmissione La vita in diretta non ha nascosto la presenza di un paziente senza mascherina in un reparto Covid

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18 novembre 2020
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Mercoledì 18 novembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il 17 novembre su Facebook. 

Il post oggetto della nostra verifica contiene un video (della durata complessiva di 1 minuto e 34 secondi) tratto dalla trasmissione televisiva trasmessa su Rai 1 La vita in diretta e mostra un paziente sdraiato su un letto di ospedale – privo di mascherina o altri dispositivi di protezione – inquadrato per pochi istanti mentre gli operatori sanitari attorno a lui indossano tute protettive. Lo spezzone sembra parte di un servizio sulle condizioni dei pazienti positivi alla Covid-19, ma l’uomo non sembra essere il protagonista del filmato.

Il post è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, che recita: «INCREDIBILE! Va bene allora ci prendete in giro? Questo è stato trasmesso in diretta dalla “Vita in diretta” da una terapia. Guardate il tizio sulla sinistra. Vi sembra uno che abbia bisogno di terapie particolari? A parte questo da quando gli operatori TV sono ammessi nelle terapie quando anche ai parenti più stretti è stato proibito per poi vedere uno senza nemmeno una mascherina. Se spegnete la TV,spegnete la pandemia». Il sottinteso è che quella de La vita in diretta sia una messa in scena e che l’uomo sia apparso per errore. 

Si tratta di un contenuto fuorviante e veicola una notizia falsa.

Lo spezzone è tratto dalla puntata de La vita in diretta trasmessa il 16 novembre 2020 ed è disponibile su Rai Play a questo link. Il servizio oggetto della nostra verifica inizia al minuto 43 della puntata ed è stato trasmesso in diretta dal reparto di terapia sub-intensiva dell’ospedale Amedeo di Savoia, a Torino. Precisiamo che a differenza di quello di terapia intensiva, come spiegato dall’ospedale San Raffaele di Milano, il reparto di terapia sub-intensiva è dedicato ai pazienti «che necessitano di un costante monitoraggio» ma non in condizioni critiche.

Com’è possibile notare dal servizio intero, l’uomo senza dispositivi di protezione non è nascosto, ma viene ben inquadrato e addirittura presentato all’inizio del servizio («in questa stanza sono ricoverati due pazienti» spiega il giornalista al minuto 42:48). L’uomo è dunque un paziente positivo alla Covid-19, in condizioni non critiche, ma comunque da monitorare. 

Passiamo ora al mancato utilizzo di dispositivi di protezione. Come si può notare dal video, i membri della troupe televisiva e gli operatori sanitari sono ben protetti con guanti, tute, mascherine e visiere. Il paziente non può dunque essere fonte di trasmissione del contagio e il protocollo è correttamente rispettato, dal momento che le linee guida dell’Istituto superiore di sanità prescrivono che i dispositivi di protezione debbano essere utilizzati dagli operatori nei reparti Covid, ma non necessariamente dai pazienti (che potrebbero non tollerarli).

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