Il 14 marzo 2021 la redazione di Facta ha ricevuto più volte la richiesta di verificare un testo in circolazione su WhatsApp, che si apre con la frase «🚑 MASSIMA DIFFUSIONE 🚑 Risponde il Primario Prof. Fabrizio Salvucci / Perché si muore di infarto dopo i vaccini…». Stando al testo, disponibile qui, bisognerebbe evitare di fare il vaccino a chi è già entrato in contatto con il virus Sars-CoV-2, in quanto si rischierebbe un cosiddetto «fenomeno Ade», ovvero «un’infiammazione dovuta agli anticorpi in maniera esponenziale». Chi è già stato infettato dal virus quindi, se fa il vaccino, potrebbe «morire stroncato da un infarto o da embolia».
Il testo contiene diverse affermazioni false. Vediamo con ordine come stanno le cose.
Il testo in circolazione su WhatsApp è in realtà la parziale trascrizione di un video del dottor Fabrizio Salvucci, postato sul suo canale Youtube il 2 marzo 2021 e disponibile sul blog di Salvucci stesso insieme con la trascrizione. Salvucci ha scritto sulla sua pagina Facebook, il 13 marzo 2021, che «girano diverse versioni via chat» della trascrizione del suo video «lontane dalle mie parole». Il testo a noi segnalato è però molto vicino al trascritto pubblicato sul blog di Salvucci: l’unica differenza significativa è la frase finale sul pericolo di «morire stroncato da un infarto o da embolia», assente nel testo originario. Salvucci è un cardiologo, membro del Comitato Cure Domiciliari Covid, su cui avevamo pubblicato un ampio approfondimento.
Nel video Salvucci spiega anche il contesto da cui deriva la sua preoccupazione, ovvero quello che definisce il «paradosso di Bolzano», il fenomeno secondo cui «laddove la campagna vaccinale è stata più intensa, si ha una maggiore prevalenza di persone con malattia Covid, anche di grado grave». Questo, secondo Salvucci, sarebbe stato riscontrato a Bolzano o in altre località come Gibilterra: il «fenomeno Ade» sarebbe per Salvucci una delle possibili spiegazioni.
Innanzitutto, il «paradosso» non esiste. Per esempio a Gibilterra, come precisano i colleghi di Reuters, non c’è stata alcuna correlazione tra aumento dei decessi Covid-19 e inizio della campagna vaccinale: l’aumento dei decessi da Covid-19 era già in corso da prima che iniziassero le vaccinazioni. L’Alto Adige, semplicemente, è stata tra febbraio e marzo 2021 una delle regioni col maggior numero di contagi nell’intera Unione europea; non sorprende quindi che i casi di Covid-19 siano numerosi, anche a campagna vaccinale ben avviata.
Veniamo poi al «fenomeno Ade». Come abbiamo già raccontato, l’Ade o, in italiano, potenziamento dipendente da anticorpi, è un raro fenomeno paradossale per cui gli anticorpi sviluppati contro un virus possono portare alla malattia virale in forma più grave. È documentato in pochissime malattie virali, tra cui il caso più noto è quello della febbre tropicale dengue e in alcuni casi poteva causare trombosi e problemi cardiaci. Non è certo però, come affermato da Salvucci, «una reazione di tutti i vaccini». I casi di vaccini che hanno causato Ade sono molto pochi: due vaccini sviluppati negli anni ‘60 del secolo scorso, uno contro il virus respiratorio sinciziale e uno contro il morbillo, e un vaccino contro la dengue sviluppato nel 2016. Sebbene paventato da alcuni ricercatori durante lo sviluppo dei vaccini contro la Covid-19, in generale non ce n’è traccia nei dati sui vaccini approvati finora.
Per quanto riguarda lo scenario oggetto del post di Salvucci, ovvero la vaccinazione di persone già infette da Covid-19, due studi (anche se non ancora sottoposti a revisione) pubblicati il 1 febbraio 2021 hanno analizzato la risposta immunitaria al vaccino di soggetti già colpiti da Covid-19. Il risultato è che le persone che avevano avuto la Covid-19 sviluppano una forte risposta immunitaria già dopo una singola dose di vaccino, ed è stato ipotizzato quindi che, per chi è stato infettato in passato da Sars-CoV-2, possa bastare una sola dose di vaccino invece di due. Ma non è stato riscontrato alcun problema simile all’Ade.
Nel post di Salvucci è scritto che altri esperti, come Giovanni Maga e Giorgio Galli, avrebbero raccomandato, per evitare l’Ade, di sottoporsi al sierologico prima e di evitare la vaccinazione se positivi. In realtà Giovanni Maga, in questa intervista del 3 febbraio 2021 a la Repubblica sul tema della vaccinazione di persone già infettate da Sars-CoV-2, non ha mai citato l’Ade ma ha solo suggerito la possibilità che vaccinare persone che hanno avuto da poco la malattia potrebbe aumentare l’intensità degli effetti collaterali. Stesso discorso vale per Giorgio Galli, come riportato in un articolo del 14 gennaio 2021 su La Stampa.
In conclusione, dunque, non esiste alcun dato scientifico a supporto delle affermazioni nel testo diffuso su WhatsApp e in gran parte presenti nel video originale del dottor Salvucci. I vaccini contro la Covid-19 non danno luogo al fenomeno immunologico noto come Ade (che è raro in assoluto e quasi mai causato da vaccini contro malattie virali) né tra le persone che hanno già avuto la Covid-19 né in generale. Questo fenomeno inoltre non può spiegare il «paradosso di Bolzano» citato da Salvucci nel post originale da cui deriva il testo, perché in realtà il paradosso non esiste: l’incidenza di casi di Covid-19 in questa provincia e in altre regioni analoghe è dovuta semplicemente all’andamento delle infezioni. Infine i due esperti citati da Salvucci non hanno mai consigliato di non di vaccinarsi se si è già stati contagiati dal virus Sars-CoV-2 per evitare l’Ade.