No, nel 2020 l’Istat non ha registrato meno decessi rispetto ai cinque anni precedenti
Il 16 marzo 2021 su Facebook è stata pubblicata l’immagine di una tabella che mostrerebbe i dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) relativi al numero totale dei decessi annuali dal 2015 fino al 2020. Secondo a quanto si legge nella tabella, lo scorso anno – periodo che ha visto l’inizio della pandemia di nuovo coronavirus Sars-CoV-2 – sarebbero stati registrati meno decessi rispetto ai cinque anni precedenti. L’immagine è accompagnata da questo testo, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «Ecco i dati dell’ ‘anno horribilis,in nome dei quali ci hanno tolto la libertà e in gran parte distrutto l’economia ….cos’altro vi serve per capire il teatro dell’assurdo messo in piedi da NWO…».
Si tratta di una notizia falsa.
Partiamo analizzando i dati sui decessi annuali dal 2015 al 2019 indicati nella tabella oggetto della nostra verifica. Come si può verificare all’interno della banca dati Istat (popolazione e famiglia > mortalità > decessi > morti > seleziona periodo > seleziona il periodo > 2015-2019 > visualizza i dati) , i dati riportati nella tabella oggetto di analisi non sono corretti.
Nel 2015 si sono verificati 647.571 decessi, non oltre 658 mila come si legge nella tabella. Nel 2016 l’Istat ha registrato 615.261 decessi e non 629 mila; nel 2017 i decessi sono stati 649.061 e non 661.490; nel 2018 i decessi registrati sono stati 633.133 decessi e non 642.861; infine, nel 2019 i decessi sono stati 634.417 e non 646.534.
Passiamo all’anno 2020. Stando alla tabella, lo scorso anno si sarebbero verificati 590.351 decessi, quindi un numero inferiore rispetto ai cinque anni precedenti. Questa informazione è però scorretta. L’Istat ha comunicato lo scorso 5 marzo che «nell’anno 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso)».