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Il racconto di un bambino che osserva i corvi dalla finestra non c’entra con il libro di Speranza

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27 aprile 2021
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Il 25 aprile 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare l’autenticità di un testo che circola su Twitter come un passaggio tratto «dal libro di Speranza». Il testo si presenta come una sorta di autobiografia, in cui il protagonista (di nome Roberto) racconta la sua infanzia travagliata, fatta di «ceffoni» ricevuti dalla madre e giornate intere passate a guardare «i corvi sul filo della luce» attraverso una «finestra che aveva le sbarre arrugginite».

«Un giorno di ritorno da scuola, seduto accanto a una bella ragazza tentai un approccio. Mi piaceva moltissimo, quindi l’invitai a casa, dicendole: “ciao, mi chiamo Roberto. Ti va più tardi di venire a casa mia a bere un tè, ti posso pure offrire una ciambella fatta da mia nonna? Se vuoi possiamo anche andare in verandina a guardare i corvi, ci chiudiamo dentro, li osserviamo, li ascoltiamo cantare. Hanno una bella voce e un bel colore. Li osservo da anni”» si legge nell’estratto, «E quella mi rispose: “ma tu sì scemo assaie”. Da quel giorno non la vidi più. Forse era strana, o non le piacevano i corvi, ma le avrei potuto mostrare, volendo, i gechi che tenevo in una scatola. Forse sbagliai animali».

Si tratta di una notizia falsa.

Il testo oggetto della nostra verifica 

Il riferimento dell’autore del tweet è al libro “Perché guariremo” pubblicato il 22 ottobre 2020 dal ministro della Salute Roberto Speranza e ritirato nel giro di qualche ora, ufficialmente a causa  della «situazione di recrudescenza della pandemia» che in quelle ore si avviava verso la seconda ondata. Alcune copie del libro – che si concentra sulla pandemia di Covid-19 e sui giorni che hanno portato alle misure restrittive del primo lockdown, non sull’infanzia di Speranza – sono comunque riuscite a circolare, tra i giornalisti che lo hanno recensito (ad esempio qui e qui) e su eBay, dove una singola copia può arrivare a costare fino a 690 euro.

L’estratto pubblicato su Twitter non appare riconducibile ad alcuna opera letteraria nota e non è menzionato in nessuna recensione del libro di Speranza. La redazione di Facta ha potuto visionare una copia del libro ritirato, che non contiene traccia del testo pubblicato su Twitter.

Confrontando alcuni passaggi del libro di Speranza con quelli del testo riportato su Twitter, infine, possiamo inoltre notare come il carattere editoriale utilizzato sia differente (basti guardare alla “pancia” della lettera “a” o alla diversa curvatura della virgola, come evidenziato nella seguente immagine).

A sinistra un passaggio del libro di Roberto Speranza, a destra il testo pubblicato su Twitter

Copertina photo credits: Dipartimento Protezione Civile

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