In Francia durante la pandemia non sono deceduti «milioni di vecchi» per un farmaco - Facta
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In Francia durante la pandemia non sono deceduti «milioni di vecchi» per un farmaco

Il 27 aprile 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine che riporta un testo scritto da una presunta «diplomatica francese» di nome «Martina de Giustiniani». Si legge: «Io l’ho capito quando in Francia. hanno dato l’ordine ai medici di iniettare Rivotril ai vecchi.. Rivotril è un mio rilassante.. Rilassa i muscoli Li ferma.. Il cuore è un muscolo.. Hanno ammazzato milioni di vecchi nel silenzio…… Morti di morte naturale.. Ho visto la circolare del mio medico che si è rifiutato di farlo». Sotto al messaggio compare anche una foto della scrittrice Barbara Alberti con una sua presunta dichiarazione: «Tutto pianificato per fare una strage di anziani».

Il contenuto oggetto della nostra verifica contiene una serie di informazioni fuorvianti e false. Andiamo con ordine.

Partiamo dalla presunta autrice del testo. Su giornali e siti istituzionali non si trova alcun riscontro di una diplomatica francese di nome «Martina de Giustiniani».

Passiamo al contenuto del messaggio. Non è vero che in Francia «hanno ammazzato milioni di vecchi nel silenzio» con le iniezioni del farmaco Rivotril, prescritto solitamente nel trattamento dell’epilessia in una persona adulta e con funzione sedativa. Come hanno ricostruito diversi siti di fact-checking francesi (qui, qui, qui, qui e qui) in Francia il 28 marzo 2020 è entrato in vigore un decreto che prevede diverse misure «per far fronte all’epidemia di Covid-19 nell’ambito dello stato di emergenza sanitaria». Il decreto consente l’utilizzo del Rivotril tramite prescrizione medica solo per pazienti positivi al nuovo coronavirus Sars-Cov-2 «le cui condizioni cliniche lo giustifichino». Sempre il decreto specifica che il medico che rilascia la prescrizione deve «rispettare protocolli eccezionali e transitori relativi, da un lato, alla gestione della dispnea [disagio respiratorio] e, dall’altro, alle cure palliative per distress respiratorio». Le cure palliative, come si legge sul sito dall’enciclopedia Treccani, sono «l’insieme degli interventi terapeutici e assistenziali finalizzati alla cura attiva e totale di quei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da una rapida evoluzione e da una prognosi infausta, non risponda più a trattamenti specifici». 

La Società francese di geriatria e gerontologia (Sfgg) ha smentito in un comunicato che prescrivere Ritrovil equivalga a «sopprimere» i pazienti anziani. «Somministrare Rivotril a un paziente non significa interrompere le cure», si legge nella nota della Sfgg. Al contrario, gli esperti francesi hanno precisato che questo sedativo si utilizza quando la situazione di un paziente sottoposto a cure palliative si aggrava e il disagio respiratorio diventa insopportabile. Contattato dal quotidiano francese 20 Minutes, il ministero della Salute francese ha confermato che l’obiettivo del decreto è quello di «migliorare il supporto alle cure palliative, anche esterne agli ospedali, ad esempio nelle case di cura, dove i medici non avevano accesso a Rivotril» e che la sua prescrizione è intesa a «migliorare la situazione dei pazienti per i quali è stata presa la decisione di limitare i trattamenti attivi». Quindi, questo tipo di medicinale viene utilizzato nelle cure palliative per far addormentare il paziente e impedirgli di soffrire.

Passiamo alla presunta dichiarazione di Barbara Alberti. Intervistata dall’Huffington Post lo scorso 11 aprile, la scrittrice ha dichiarato: «C’è stata una strage di vecchi. Non dico che sia stata una strage intenzionale. Che han fatto fuori i vecchi apposta, studiando un piano diabolico, sul modello nazista: questo no. Però è innegabile che grazie alla pandemia hanno trovato il modo di liberarsi di un bel po’ di anziani che, dal punto di vista di chi stila il bilancio pubblico, costituiscono da tempo una voce impegnativa della sezione ‘spese’. Di chi è la colpa? Di nessuno. O meglio: della disorganizzazione; e di uno stato che dalla parte della disorganizzazione pian piano si è messo. In questo senso, credo si possa parlare di una strage di Stato, anche se non è stata una strage programmata, voluta». Alberti, quindi, non ha dichiarato, come sostenuto nell’immagine della nostra verifica, che la pandemia di Covid-19 sarebbe stata un progetto «pianificato per fare una strage di anziani». Per la scrittrice, invece, la morte delle persone anziane durante la pandemia sarebbe dovuta alla «disorganizzazione» a cui avrebbe contribuito, non volutamente, anche lo Stato italiano.

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Comments (2)

  • Silvina Begleiter

    Ciao, Cóme mai tutto quello “che non va d’accordo col discorso ufficiale “ diventa una fake-news…???

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    • Facta

      Buongiorno Silvina, non tutto quello “che non va d’accordo col discorso ufficiale “ ma tutto quello che non è supportato da prove scientifiche.

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