No, Pfizer non si aspetta «gravi effetti avversi a 6 mesi dopo la vaccinazione» - Facta
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No, Pfizer non si aspetta «gravi effetti avversi a 6 mesi dopo la vaccinazione»

Il 7 maggio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il giorno precedente su Facebook. Il post oggetto della nostra verifica riporta lo screenshot di un documento attribuito all’azienda farmaceutica americana Pfizer e un commento in cui si legge: «La Pfizer scriver nero su bianco che si aspetta gravi affetti avversi a 6 mesi dopo la vaccinazione».

Si tratta di una notizia falsa. 

Lo screenshot è tratto da questo documento pubblicato a settembre 2020 da Pfizer e contenente le linee guida del trial clinico per lo sviluppo del vaccino contro la Covid-19, i cui risultati preliminari sono stati resi pubblici il 9 novembre 2020. Il passaggio contestato compare a pagina 31 e fa riferimento agli obiettivi dello studio clinico, gli effetti da stimare e il punto di fine osservazione, ovvero i parametri in base ai quali lo studio potrà dirsi concluso. 

Nella seconda colonna della tabella contenuta nella pagina, quella dedicata agli effetti da stimare, si leggono le voci «Eventi avversi (EA) da prima dose a distanza di un mese» e «Eventi avversi gravi (SAE) da prima dose a 6 mesi dall’ultima dose». Questo non vuol dire che Pfizer prevedesse eventi avversi ed eventi avversi gravi, ma che tra le finalità dello studio c’era quella di stimare i possibili eventi avversi dopo la somministrazione di una dose di vaccino, a distanza di uno e sei mesi.

Per completezza d’informazione, vale la pena ricordare che gli eventi avversi sono definiti come «Condizioni negative di salute che si presentano dopo la vaccinazione e vengono monitorate dai sistemi sanitari. Questi eventi non sono necessariamente effetti collaterali del vaccino, spesso si presentano per coincidenza», mentre un evento avverso grave è quello che ha esito fatale, mette in pericolo la vita del soggetto, richiede un ricovero ospedaliero, comporta un’invalidità o un’incapacità grave o prolungata. 

Copertina photo credits: NIAID. via Flickr

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