Il 3 giugno 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il giorno stesso su Facebook. Il testo segnalato recita: «Profilo completamente nuovo. Vedo post di persone che non vedevo più. Basta copiare questo testo e vedere sulla tua pagina dove dice “a cosa stai pensando” e incollalo, con questo eviterai il sistema. Ciao, nuovi vecchi amici!! Lascia un solo “ciao”».
Si tratta di una notizia falsa.
I post che compaiono nella sezione news feed di Facebook non sono mostrati in ordine cronologico, ma sono il frutto di una selezione attuata dalla piattaforma per mezzo di un algoritmo, ovvero un procedimento automatizzato che si serve di calcoli matematici. Come spiegato in un articolo di HootSuite – una delle aziende di gestione dei social più famose al mondo – questi algoritmi non sono statici, ma vengono continuamente aggiornati dagli sviluppatori di Facebook per migliorare l’esperienza dell’utente e venire incontro alle esigenze dell’azienda.
L’ultima comunicazione pubblica di Facebook riguardo il funzionamento dei suoi algoritmi risale al 26 gennaio 2021, in un articolo intitolato “In che modo il News Feed prevede ciò che vuoi vedere?”. Nell’articolo, alcuni ingegneri di Facebook spiegano che l’algoritmo alla base della selezione dei contenuti sfrutta la tecnica del machine learning, l’apprendimento automatico grazie al quale l’intelligenza artificiale è in grado di comprendere il comportamento umano e imitarlo.
In questo modo l’algoritmo riesce a “studiare” le preferenze dell’utente e a classificare ogni singolo post secondo criteri personalizzati sulla sua esperienza. L’algoritmo capirà dunque quali sono i contenuti in genere più cliccati dall’utente, quelli con cui è solito interagire, quelli che tenderà a scartare a priori. In questo modo il news feed sarà il risultato delle scelte precedenti e della potenza di calcolo messa a disposizione dalla piattaforma.
In questo senso, pubblicare singoli contenuti non servirà a «vedere post di persone» che non compaiono più in bacheca, ma interagire con alcuni utenti (ad esempio attraverso i commenti a quel post) sarà certamente utile a far capire all’algoritmo che siamo interessati ai post di quella persona.