No, non è stato scoperto il fossile di un «umanoide» vecchio di 600 milioni di anni - Facta
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No, non è stato scoperto il fossile di un «umanoide» vecchio di 600 milioni di anni

Il 7 luglio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un articolo pubblicato il 27 settembre 2020 da Alienstar.net, un sito web in lingua inglese dedicato a presunti avvistamenti alieni nel corso della storia umana. 

L’articolo in questione si intitola “Scoperti in Antartide fossili di piccoli umanoidi risalenti a 600 milioni di anni fa” e racconta del presunto ritrovamento di uno scheletro alto poco meno di 10 centimetri, una scoperta «che dimostra come la storia umana sia ancora un mistero per tutti noi».

Si tratta di una notizia falsa. 

La notizia della scoperta di una creatura dalle sembianze umane ma risalente a 600 milioni di anni fa, non compare su alcun mezzo di informazione affidabile e l’informazione non è riportata in nessuna pubblicazione accademica. E in effetti sarebbe stato molto strano il contrario, dal momento che la scienza fa risalire il primo ominide – l’Australopithecus afarensis – a meno di 3 milioni di anni fa e il primo essere umano moderno tra i 90 mila e i 120 mila anni fa.

La datazione delle forme di vita umane è comunque soggetta a nuove scoperte, come quella pubblicata nel 2018 da Science che sposterebbe indietro di 50 mila anni la comparsa dei primi uomini moderni fuori dal continente africano. Sembra comunque escluso che la comparsa di forme di vite tanto complesse possa essere retrodatata a 600 milioni di anni fa: come si può osservare da questa linea temporale pubblicata dall’università inglese di Southampton, le uniche forma di vita eucariote presenti sulla Terra al tempo erano vermi e meduse. 

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