Il 10 settembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp una segnalazione che chiedeva di verificare l’informazione, circolata sull’app di messaggistica istantanea, secondo cui i comuni italiani starebbero ospitando una raccolta firme «contro l’utilizzo del vaccino». Tale iniziativa sarebbe stata lanciata «dall’avvocato Renate Holzeisen» e punterebbe a raggiungere quota 10 mila firme entro il 20 settembre 2021.
Il contenuto è circolato su Twitter a partire dal 12 settembre e invitava a «diffondere» l’informazione, perché «non verrà ulteriormente pubblicizzata».
Si tratta di una notizia falsa.
Innanzitutto, la notizia di una raccolta firme contro l’utilizzo dei vaccini non è riportata da alcun mezzo d’informazione e i dettagli della presunta iniziativa non compaiono su nessun sito istituzionale. In Italia non esiste inoltre alcuna legge che preveda «l’utilizzo dei vaccini» e in quest’ottica possiamo concludere che l’eventuale raccolta firme non sarebbe finalizzata a un referendum abrogativo.
Ai sensi dell’articolo 71 della Costituzione, i cittadini possono effettivamente esercitare l’iniziativa legislativa mediante una raccolta firme, ma questa modalità richiede la partecipazione di almeno 50 mila elettori (e non 10 mila, come si legge nel messaggio oggetto della nostra verifica).
L’esistenza di una raccolta firme «contro l’utilizzo del vaccino» è in ogni caso stata smentita dalla sua presunta proponente, l’avvocata Renate Holzeisen, che negli ultimi mesi ha seguito i casi di diversi sanitari no vax sospesi dall’esercizio della professione. La smentita è arrivata il 9 settembre 2021 attraverso un messaggio pubblicato sul canale Telegram della stessa Holzeisen.