Il 14 settembre 2021 è stato pubblicato su Facebook un post che recita: «In Francia i ristoranti si stanno convertendo in club privati. Fanno firmare un’adesione di associazione con 1 € (simbolico) così nessuno ha bisogno di avere il green pass».
Si tratta di una notizia falsa.
Innanzitutto, la notizia di un trend che coinvolgerebbe dei ristoranti francesi trasformati in club privati non trova riscontro su alcun mezzo d’informazione europeo e, anche qualora esistesse, non sembra dunque essere un fenomeno rilevante. Anche perché il cambio di destinazione non comporterebbe alcuna facilitazione in termini di verifica del green pass.
In Francia l’utilizzo del green pass (o pass sanitaire) è previsto dalla legge 2021-1040 del 5 agosto 2021 ed è regolato dal decreto 2021-1059 del 7 agosto. Proprio quest’ultimo riferimento normativo stabilisce l’obbligatorietà del green pass per accedere ai servizi di ristorazione, ma anche ad una serie di altri eventi e strutture che includono «manifestazioni culturali, sportive, ludiche o festive organizzate in spazio pubblico o in luogo aperto al pubblico».
Il riferimento ai club privati non è esplicitato nel decreto, ma per la legge francese questo tipo di associazioni sono considerate Erp, ovvero immobili aperti al pubblico. Come ha specificato il 9 agosto 2021 il ministro dello sport francese, l’accesso agli Erp dei maggiori di 18 anni è vincolato dalla presentazione del green pass, mentre i minorenni saranno esentati fino al 30 settembre.
In definitiva, anche cambiando la propria destinazione in club privati, l’accesso ai ristoranti sarà comunque vincolato alla presentazione del green pass.