Il 1° marzo 2022 su Facebook è stato pubblicato un post che recita: ««La forza della Russia può essere insidiata soltanto attraverso la separazione dell’Ucraina. Quelli che vogliono che ciò accada, non solo devono dividerle, ma devono mettere l’Ucraina contro la Russia, insanguinare le due parti dello stesso popolo e assistere a come il fratello uccide il fratello. Per realizzare questo, devono individuare ed istruire traditori nel seno dell’élite nazionale, e con il loro aiuto cambiare la coscienza di una parte del popolo a tal punto che essa aborrisca tutto quanto è russo, aborrisca la propria stessa stirpe, senza nemmeno che se ne renda conto. Il resto lo farà il tempo».
L’autrice del post attribuisce tale citazione a Otto von Bismarck, il “cancelliere di ferro” che ha guidato ininterrottamente il Reich tedesco dal 1871 al 1890.
Si tratta di una citazione falsa, che non può essere attribuita a Bismarck.
Per verificare la citazione nel dicembre del 2014 i colleghi tedeschi di Deutsche Welle (Dw) avevano contattato la Fondazione Bismarck di Friedrichsruh, in Germania, il principale centro studi al mondo sul cancelliere tedesco. Il dottor Ulf Morgenstern, ricercatore associato presso la fondazione e docente di storia all’università di Amburgo, aveva spiegato loro che «Bismarck non ha mai detto nulla del genere. E non avrebbe potuto».
Secondo quanto ha raccontato Morgenstern a Dw, non solo la citazione non è contenuta in alcuno scritto, bozza o registrazione, ma contraddice apertamente il pensiero del politico tedesco. Bismarck, infatti, era uno strenuo oppositore dell’idea di dividere i grandi imperi e nelle sue memorie si era dimostrato contrario all’ipotesi, avanzata dal Wochenblattpartei (letteralmente “il partito settimanale”, associazione prussiana di politici conservatori e liberali) di «smembrare la Russia».
A sottolineare la falsa attribuzione contribuisce inoltre anche un fattore meramente temporale: secondo quanto sostiene Morgenstern, la stessa parola “Ucraina” sarebbe «entrata nel lessico europeo molto dopo» la morte di Bismarck, dal momento che prima del Seicento il termine, in russo, indicava genericamente un territorio di confine. La citazione sarebbe dunque un’invenzione della propaganda russa per dimostrare che l’Occidente ha sempre voluto smembrare la Russia e che l’attuale conflitto non è altro che la tensione tra il desiderio dell’Ucraina di diventare uno Stato europeo indipendente e i tentativi del Cremlino di resistere a tale volontà.