Il 23 settembre 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook il 19 settembre 2022 in cui si vedono una foto e un video che mostrano la rotta di un aereo. Il post è accompagnato da un commento che recita: «Che volo è questo partito dalla base N.A.T.O. e che ha sorvolato le Marche poco prima del nubifragio? Un AWACS, velivolo per la sorveglianza aerea, ma che viene usato anche per il controllo meteo…».
Secondo quanto riportato nel post, un aereo della Nato sarebbe quindi responsabile dell’alluvione anomala avvenuta qualche giorno dopo sullo stesso territorio. L’aereo avrebbe infatti provocato l’evento attraverso il «controllo meteo», cioè una manipolazione artificiale del clima, effettuata tramite il metodo del “cloud seeding”, una tecnica con cui le nuvole vengono spruzzate con particelle di aerosol o polvere di cloruro di sodio o di ioduro d’argento per provocare precipitazioni.
Si tratta di un contenuto che veicola una notizia falsa. Vediamo perché.
L’aereo militare a cui fa riferimento il post oggetto della nostra analisi è un Boeing E-3A Sentry, come si può verificare con il tracciato indicato da Flightradar24, servizio globale di tracciamento dei voli che fornisce informazioni in tempo reale su migliaia di aerei in tutto il mondo, che il 13 settembre 2022 è partito dalla base di Geilenkirchen, in Germania e ha sorvolato una parte del territorio italiano, tra cui le Marche. Lo stesso tracciato si può verificare anche qui.
Si tratta di un velivolo appartenente al sistema di allarme e controllo aereo (Awacs) che controlla lo spazio aereo e scambia informazioni in tempo reale con i comandanti a terra, in mare e in volo. La flotta composta dai velivoli Awacs, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, monitora «lo spazio aereo della Nato per assicurare e proteggere gli alleati».
Contrariamente a quanto affermato, quindi, l’aereo che ha sorvolato la zona delle Marche successivamente colpita da una grave alluvione, non ha funzioni che hanno a che fare con il meteo e il clima, ma solo con la sicurezza dello spazio aereo. Inoltre, come si può verificare dalle immagini che mostrano un Boeing E-3A Sentry, questo modello non presenta la tecnologia solitamente utilizzata per la tecnica del cloud seeding (qui e qui).
In secondo luogo, è possibile affermare che quello avvenuto nelle Marche il 15 settembre 2022 è un fenomeno conosciuto come v-shaped storm, o temporale autorigenerante, un sistema temporalesco che trae la propria energia da correnti calde e umide e che si autoalimenta per effetto dei venti molto umidi e caldi che soffiano dal mare. Questo evento è la conseguenza di molteplici fattori, come ha spiegato ai colleghi di Open Piero Lionello, autore del sesto rapporto del Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) e professore universitario, il quale ha aggiunto che «il cambiamento climatico rende più frequenti e intensi questo tipo di eventi». Rispetto alla tecnica del cloud seeding citata nel post oggetto della nostra verifica, Lionello ha confermato sempre a Open che «queste ipotesi non hanno nulla a che fare con l’analisi razionale degli eventi. Il cloud seeding facilita la formazione di goccioline d’acqua, quindi la precipitazione, ma, purtroppo questi eventi accadono naturalmente, senza necessità di interventi artificiali».
Altri esperti hanno affermato, in relazione alla formazione di eventi climatici estremi, che le alluvioni come quella avvenuta nelle Marche nel settembre 2022 non possono essere causate dall’utilizzo di tecniche artificiali, in quanto queste tempeste agiscono su scale più ampie di qualsiasi attività di cloud seeding.
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