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Non è vero che a Detroit centinaia di elettori non hanno potuto votare

Non è vero che a Detroit centinaia di elettori non hanno potuto votare

10 novembre 2022
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L’8 novembre 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che a «Detroit, centinaia di elettori si presentano alle urne e viene loro detto che hanno già votato». Il post prosegue sostenendo che «è lo stesso identico copione dei brogli 2020. La più grande democrazia.. come è ridotta….».

Il riferimento è alle elezioni di metà mandato che si sono tenute negli Stati Uniti l’8 novembre 2022. Dopo due anni da ogni elezione presidenziale, i cittadini statunitensi sono chiamati a eleggere i nuovi membri del Congresso (organo legislativo del Governo federale del Paese formato dalla Camera e dal Senato). 

Il contenuto oggetto di analisi veicola una notizia infondata. Vediamo perché.

L’8 novembre in alcuni distretti della città di Detroit, nello Stato del Michigan, si è verificato un problema tecnico con i computer utilizzati dagli operatori elettorali che hanno iniziato a segnalare alcune schede da consegnare agli elettori come se fossero già state contrassegnate come voti arrivati per corrispondenza. Lo stesso giorno il dipartimento delle elezioni di Detroit ha affermato che si trattava di un «errore di dati innocuo» e che era stato risolto rapidamente. 

Contattato dai colleghi statunitensi di PolitiFact, il portavoce del segretario di Stato del Michigan Jake Rallow ha spiegato che «nessun elettore è stato respinto» al momento del voto. La segretaria di Stato del Michigan Jocelyn Benson ha confermato che tutti «gli elettori idonei hanno potuto votare». Anche l’American civil liberties union (Aclu) del Michigan – organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di difendere e preservare i diritti e le libertà individuali garantiti dalla Costituzione statunitense – che ha anche controllato il processo di voto, ha comunicato che «agli elettori non è stato vietato di votare a causa dell’errore».

Precisiamo infine che non esiste alcuna prova che durante le elezioni presidenziali del 2020 si sono verificati dei brogli sistematici, come erroneamente scritto nel post oggetto di analisi.

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