Logo
Il colore rosso del Campari non è più dovuto a un «piccolo insetto»

Il colore rosso del Campari non è più dovuto a un «piccolo insetto»

9 gennaio 2023
Condividi

Il 7 gennaio 2023 è stato pubblicato un tweet in cui si legge: «Molti di noi inorridiscono all’idea di doversi nutrire con insetti (…ed io in prima fila!), ma…ma lo sappiamo che il colore rosso del Campari, non è dato da un colorante artificiale ma da un piccolo insetto: la cocciniglia essiccata? Buon aperitivo a tutti!!!».

Si tratta di una notizia imprecisa.

L’autore del post fa riferimento al colorante rosso naturale identificato dall’Unione europea con il codice E120 e ricavato dalla cocciniglia del carminio (Dactylopius coccus costa), un insetto parassita dei cactus. La sostanza, un liquido denso e colorato che l’insetto utilizza per difendersi dai predatori, è attualmente utilizzata da numerose aziende per colorare prodotti alimentari e cosmetici.

La bevanda alcolica nota come Campari è stata inventata nel 1860 a Novara da Gaspare Campari e fin dalla sua immissione sul mercato si è contraddistinta per il suo colore rosso carminio, dovuto proprio all’utilizzo del suddetto colorante derivato dalla cocciniglia. 

La ricetta è stata tuttavia modificata nel 2006, quando il popolare drink è passato ai coloranti artificiali E122, E102, E133, additivi utilizzati ancora oggi in sostituzione del colorante naturale derivato dalla cocciniglia.

Clicca qui per iscriverti alla newsletter gratuita di Facta
Ogni sabato mattina riceverai il meglio del nostro lavoro 
 

Potrebbero interessarti
Segnala su Whatsapp