Lunedì 13 aprile la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare la veridicità di alcuni video che, stando a quanto riportato sull’app di messaggistica da chi ha condiviso i filmati, ritrarrebbero numerose automobili incolonnate lungo le principali arterie stradali del Paese nelle giornate a ridosso delle festività pasquali.
I video in questione sono tre, sono reali e sono stati realizzati nei giorni che vanno da sabato 11 a lunedì 13 aprile 2020.
Il primo è stato girato lungo la strada statale Pontina, tra Roma e Terracina, e mostra la prospettiva di un camionista, che al ritorno da lavoro si imbatte in quelli che definisce «italiani» che vogliono andare al mare «a Pomezia o a Ostia». Il secondo è ripreso dalla finestra di un appartamento, alle ore 14 del sabato prima di Pasqua, e mostra l’imbottigliamento sulla strada statale 4 Salaria, in direzione Rieti.
Il terzo e ultimo video inquadra la Milano-Meda, all’altezza dell’ospedale Niguarda, ed è stato girato ancora una volta da un camionista, incredulo nel vedere centinaia di automobili ferme in coda.
Le immagini sono rapidamente rimbalzate sui principali mezzi d’informazione italiani, che in alcuni casi hanno collegato le code alla volontà degli automobilisti di violare le misure di contenimento per effettuare escursioni fuoriporta.
Le immagini che mostrano le auto in coda nella giornata di Pasqua sono reali, ma le presunte fughe pasquali non c’entrano.
Le lunghe code nei pressi di Roma e Milano sono infatti state provocate dai controlli indetti con il fine di contenere l’emergenza Covid-19, che tra il 12 e il 13 aprile sono stati intensificati per prevenire l’esodo verso seconde case e località balneari. Questi controlli hanno finito per provocare restringimenti di carreggiata e rallentamenti che hanno colpito gli automobilisti effettivamente autorizzati a circolare.
La conferma arriva dai dati forniti dalle autorità: nella giornata di sabato 11 aprile, le persone multate a Roma sono state appena 100, a fronte degli oltre 25 mila fermati, mentre a Milano le infrazioni (complessive, in questo caso, non riferite ai soli automobilisti) sono state 487 su 10 mila controlli. Su tutto il territorio italiano il numero delle persone sanzionate tra l’11 e il 13 aprile sono state 42.815, nonostante i quasi 750 mila controlli.