Giovedì 7 maggio la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp una segnalazione che chiedeva di verificare la notizia, circolata su Facebook, secondo cui il governo avrebbe bocciato la proposta di una «apertura anticipata per parrucchieri e centri estetici».
La segnalazione si riferisce ad un post pubblicato sul Facebook il 6 maggio, accompagnato da un video contenente l’intervento alla Camera dell’onorevole Domenico Furgiuele (Lega), che definisce «di buon senso» l’emendamento per la riapertura di parrucchieri e centri estetici. L’emendamento in questione, come si evince dal video, è arrivato in Parlamento con il parere negativo del governo e di lì a poco sarebbe stato bocciato con il voto contrario di 248 deputati. Si tratta quindi di una notizia vera.
Il video si riferisce alla seduta della Camera tenutasi mercoledì 6 maggio e in particolare alla discussione sulla conversione in legge del decreto-legge n.19 del 25 marzo 2020 riguardante le misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Tra gli emendamenti proposti c’era quello della senatrice leghista Erika Stefani, che chiedeva di aggiungere alla lista degli esercizi autorizzati a ripartire immediatamente, anche «parrucchieri, centri estetici e servizi di cura degli animali da compagnia». L’emendamento 1.71, presentato a inizio seduta con il parere negativo di «governo e commissione» è stato bocciato.
Sul tema il 6 maggio è intervenuto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano ha annunciato un «allentamento del lockdown differenziato» che potrebbe portare alla riapertura di parrucchieri e centri estetici già a partire dal prossimo 18 maggio.