Martedì 19 maggio la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp una segnalazione che chiedeva di verificare una dichiarazione, attribuita alla presidente della Regione Calabria Jole Santelli, secondo cui «con 40 gradi all’ombra tutti avranno una temperatura superiore ai 37 gradi».
Il virgolettato farebbe riferimento alle misure previste dal governo Conte II vista l’emergenza Covid-19 per l’accesso agli stabilimenti balneari (allegato 10 del Dpcm 17 maggio 2020), che tra le altre cose includono la misurazione della temperatura corporea all’ingresso. Con una temperatura esterna di 40 gradi – è questa l’obiezione di Santelli – la temperatura corporea non può che superare i 37 gradi (la soglia limite per accedere agli stabilimenti è stata fissata a 37,5 gradi).
Nonostante non siano disponibili prove video della dichiarazione, la frase è stata realmente pronunciata da Santelli lo scorso 17 maggio, nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Tg24. Anche se nel video pubblicato su Facebook dalla governatrice il passaggio non compare, la dichiarazione è testimoniata dai virgolettati (non smentiti) riportati da Ansa, AdnKronos, dall’edizione cartacea del Fatto Quotidiano e da Il Riformista.
Ma veniamo alla fondatezza delle informazioni presenti nell’affermazione di Santelli. Non esiste alcun automatismo tra l’aumento della temperatura esterna e quello della temperatura corporea nell’uomo e questo per via del meccanismo di termoregolazione, che tende a mantenere costante la temperatura dell’organismo nei mammiferi.
Si tratta di un sistema involontario controllato dal sistema nervoso autonomo, che attiva meccanismi di dissipazione termica come la sudorazione e la vasodilatazione cutanea, in grado di assicurare al corpo umano una temperatura costante vicina ai 36,8 gradi.
Quanto al sistema di misurazione della temperatura corporea all’ingresso degli stabilimenti balneari, questo avverrà per mezzo di termoscanner, uno strumento che rileva le radiazioni infrarosse emesse dal corpo umano. Più aumenterà la temperatura interna, maggiore sarà la quantità di radiazioni emesse, un meccanismo che assicura tempi rapidi di misurazione e un margine di errore non troppo elevato. Sarà la temperatura interna ad essere misurata, dunque, e non quella della superficie cutanea (che può variare in base alle condizioni ambientali).