Lunedì 1 giugno la redazione di Facta ha ricevuto molte segnalazioni di una notizia, pubblicata dal sito Leggo.it, dal titolo «Covid, scimmie si intrufolano in laboratorio e rubano campioni di sangue dei malati di coronavirus».
Nell’articolo, pubblicato il 30 maggio 2020, si legge che un gruppo di scimmie avrebbe «attaccato un tecnico di laboratorio che trasportava campioni di sangue test COVID-19 di pazienti nei locali del Meerut Medical College in India», per poi scappare con i campioni dei test relativi a tre pazienti. «Più tardi una delle scimmie – va avanti il testo – è stata trovata su un albero che masticava i kit di raccolta sangue».
Si tratta di una notizia vera, documentata da fonti di stampa sia locali che internazionali (seppur riportata qui con qualche piccola imprecisione). Ripercorriamo per completezza la vicenda.
Come ha riportato (per esempio) l’agenzia per la stampa Reuters il 29 maggio, un gruppo di scimmie ha davvero attaccato la scorsa settimana un tecnico di laboratorio presso il college medico del distretto di Meerut, a nord di Lucknow, la capitale dello stato indiano dell’Uttar Pradesh, mentre stava camminando nel campus: gli animali non si sarebbero esattamente intrufolati in laboratorio, come recita il titolo dell’articolo, ma insomma il furto sarebbe avvenuto. E con successo: le scimmie hanno «strappato via campioni di sangue di pazienti che erano risultati positivi al nuovo coronavirus» si legge su Reuters, riportando le parole di un alto funzionario del college.
Il nome completo del college è Lala Lajpat Rai Memorial medical College, ha riportato sempre il 29 maggio The Times of India, che ha inserito nell’articolo anche un breve video di una delle scimmie in cima a un albero col “bottino”, divenuto virale dopo essere stato pubblicato lo stesso giorno su Twitter da un giornalista locale.
Dal Guardian, che anche ha trattato la notizia, apprendiamo che «i campioni sono stati recuperati più tardi e non sono stati danneggiati, ha dichiarato il sovrintendente del college medico Dheeraj Raj all’AFP». Raj avrebbe aggiunto di non ritenere che vi sia alcun rischio di contaminazione o diffusione del virus.