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<i></i> Maria Elena Boschi ha realmente detto che «il coronavirus è stato esportato dagli italiani in Africa con gli aerei», e in parte ha ragione

Maria Elena Boschi ha realmente detto che «il coronavirus è stato esportato dagli italiani in Africa con gli aerei», e in parte ha ragione

3 agosto 2020
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Lunedì 3 agosto la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’autenticità di una dichiarazione attribuita alla deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi. La frase è contenuta in un’immagine pubblicata il 29 luglio dalla pagina Facebook Avvistamenti di creature mitologiche (registrata come pagina umoristica) e recita: «Il Coronavirus è stato esportato dagli italiani in Africa con gli aerei e non da loro con i barconi».

Si tratta di una dichiarazione reale.

La frase compare infatti in un’intervista rilasciata da Boschi al Corriere della Sera il 29 luglio 2020, in cui la deputata si smarca dalle posizioni dell’ex ministro dell’Interno Marco Minniti. Quest’ultimo, in un’intervista con Il Foglio del 25 luglio, aveva sostenuto l’esistenza di una «correlazione tra immigrazione e Covid».

«Tecnicamente il coronavirus è stato esportato dagli italiani in Africa con gli aerei e non da loro con i barconi» dichiarava nell’intervista Maria Elena Boschi, sollecitata sull’argomento. «La narrazione di Minniti spesso segue il canovaccio di quella di Salvini: è accaduto anche nel 2017-2018». Sempre sull’argomento, nella stessa intervista, Boschi aggiunge inoltre che «quello che è certo, però, è che i migranti debbono rispettare le regole sanitarie, quarantena compresa, al pari dei cittadini italiani».

Il riferimento della deputata di Italia Viva al virus «esportato dagli italiani in Africa» ha un riscontro in una comunicazione delle autorità sanitarie della Nigeria. Infatti, il ministero della Salute nigeriano aveva pubblicato il 27 febbraio 2020 – cinque mesi prima dell’intervista di Boschi – un comunicato ufficiale in cui si annunciava il «primo caso confermato di malattia da coronavirus in Nigeria», riscontrato in un cittadino italiano che due giorni prima aveva preso un volo da Milano a Lagos. La notizia era stata presentata il 28 febbraio dal sito web d’informazione Open con il titolo «Abbiamo portato noi il coronavirus in Africa: è italiano il primo caso in Nigeria».

Nonostante si trattasse del primo caso confermato in Nigeria, tuttavia, la Covid-19 aveva già fatto registrare la sua presenza nel continente africano qualche giorno prima e più precisamente il 14 febbraio 2020, data alla quale l’Organizzazione mondiale della sanità fa risalire il primo caso africano di malattia da coronavirus, registrato in Egitto.

A voler essere precisi, insomma, il coronavirus potrebbe essere stato esportato dall’Italia in Nigeria con gli aerei – almeno per quanto sappiamo oggi e secondo quanto detto dalle autorità nigeriane – mentre il primo caso in Africa era avvenuto un paio di settimane prima in Egitto – e in quel caso l’Italia non sembra essere coinvolta.

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