Sì, per ottenere la certificazione verde Covid-19 basta una sola dose di vaccino - Facta
TOP

Sì, per ottenere la certificazione verde Covid-19 basta una sola dose di vaccino

Aggiornamento del 20 luglio 2021: Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate e verificate al 22 giugno 2021, originale data di pubblicazione. Per scoprire quali sono le regole oggi in vigore, invitiamo i lettori a consultare il sito www.dcg.gov.itQuesto articolo potrebbe contenere informazioni un tempo corrette ma oggi superate.

Il 21 giugno 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare l’autenticità di un presunto sms inviato dal ministero della Salute. Il messaggio oggetto della nostra verifica contiene un codice, da inserire «sul sito www.dgc.gov.it o app Immuni» insieme al codice fiscale contenuto sulla tessera sanitaria.

L’autore della segnalazione vuole sapere se il messaggio sia affidabile, dal momento che il ricevente «non ha le due dosi» e il sito, se cercato attraverso il browser internet, «da pagina non disponibile».

Si tratta di una preoccupazione infondata, dal momento che il messaggio in questione arriva realmente dal ministero della Salute. Andiamo con ordine.

La cosiddetta “certificazione verde” (anche nota come green pass) è un documento predisposto dagli stati membri dell’Unione europea per facilitare la circolazione in sicurezza dei cittadini all’interno dei confini Ue. Per ottenere il documento bisognerà dimostrare l’avvenuta immunizzazione, attraverso la vaccinazione, in seguito all’infezione virale e alla successiva guarigione o grazie al risultato negativo di un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti lo spostamento.

Come spiega la sezione Faq (frequently-asked questions, le domande più frequenti) del sito creato per l’iniziativa, si potrà ottenere la certificazione anche dopo «aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni» ed è probabilmente questo il caso oggetto della segnalazione.

La certificazione viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente attraverso un codice inviato tramite email o sms (i contatti sono quelli comunicati nel modulo di assenso alla relativa prestazione sanitaria) e per scaricarla sarà necessario recarsi sul sito www.dgc.gov.it – indirizzo governativo ufficiale dell’iniziativa – o sull’app Immuni. Nei prossimi giorni il procedimento potrà essere accessibile anche attraverso IO, l’app dei servizi pubblici italiani.

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Comments (6)

  • Cincinnatus

    Che puttanata…dato che il anche il vaccinato può diffondere il virus….. ormai siamo all’antiscienza

    reply
    • Facta

      Buongiorno, come hanno verificato i colleghi di Pagella Politica su 1000 persone vaccinate con Pfizer ad esempio, il 10% può comunque contrarre il virus e il 3% potrà trasmetterlo.

      reply
      • Cincinnatus

        e allora perchè anche i vaccinati indossano la mascherina e fanno distanziamento ?

        reply
        • Facta

          Perchè se incontrano persone che non sono vaccinate possono trasmettere il vaccino.
          NON si ammalano in modo grave ma possono trasmetterlo (anche se poco).
          Per avere un’idea dei dati ne hanno parlato i nostri colleghi di Pagella Politica in QUESTO ARTICOLO

          reply
      • Cincinnatus

        Inoltre come mai in Israele e UK vi è di nuovo un boom di contagi?

        reply
        • Facta

          Bisogna capire se c’è stato esclusivamente un boom di contagi oppure un boom di persone ricoverate.
          Nel primo caso significa che i vaccini stanno funzionando.

          reply

Lascia un commento

× WhatsApp