Il 10 settembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto la richiesta di verificare uno screenshot contenente un commento scritto su Facebook da Carmela Santoro, l’insegnante di matematica immortalata nell’atto di firmare un contratto a tempo determinato in abito da sposa. 

Nel commento oggetto della nostra verifica si legge: «Rispondo perché ne sto leggendo di ogni. Non è un posto fisso ma un semplice contratto annuale. Sono stata COSTRETTA ad andare a scuola a firmare altrimenti avrei perso un anno di lavoro. Purtroppo la gente parla senza sapere».

Si tratta di una notizia vera.

Tra il 7 e l’8 settembre 2021, la storia di Carmela Santoro è stata riportata da numerosi mezzi d’informazione nazionali (ad esempio qui, qui e qui), dopo che era diventata virale sui social network una foto che la ritraeva intenta a firmare un contratto di lavoro in abito da sposa. 

La fotografia era stata originariamente pubblicata dagli account social dell’Iiss Ettore Majorana di Martina Franca, istituto superiore della provincia di Taranto che ha assegnato la docenza a Santoro, ma il post è stato rimosso poche ore dopo la pubblicazione in accordo con la sua protagonista. Nello spiegare la decisione su Facebook, l’8 settembre l’istituto ha fatto sapere che «il desiderio era solo quello di partecipare e celebrare un momento di gioia e realizzazione personale di una collega».

A dare popolarità allo scatto ci aveva però pensato la pagina Facebook “Inchiostro di Puglia”, che il 7 settembre ha pubblicato la foto insieme alla didascalia: «La Prof. di Matematica viene chiamata dalla scuola per un incarico annuale. E anche se quel giorno Carmela teneva già un altro impegno, riesce comunque a fare un salto per la firma del contratto. Auguri a Carmela per tutto quanto».

Proprio tra i commenti a questo post compare la dichiarazione di Carmela Santoro: la frase oggetto della nostra verifica è ancora disponibile online e può essere recuperata a questo link.

Come hanno spiegato i colleghi di Sky Tg24, l’urgenza con cui la donna ha dovuto accettare l’incarico non è per nulla inusuale, dal momento che «molti insegnanti hanno ricevuto la pec di convocazione alle 22 del giorno prima per il giorno dopo e alcuni anche la mattina stessa». In base all’ordinanza ministeriale numero 60 del 10 luglio 2020, la «rinuncia ad una proposta di assunzione» a tempo determinato o «l’assenza alla convocazione» comporta «la perdita della possibilità di conseguire supplenze» per la materia in questione.