La sindrome del «cuore in vacanza» non c’entra con i vaccini anti-Covid - Facta
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La sindrome del «cuore in vacanza» non c’entra con i vaccini anti-Covid

Il 27 dicembre 2022 su Facebook è stato pubblicato lo screenshot di un articolo del 24 dicembre 2022 del Corriere della Sera intitolato “Aritmie cardiache, cos’è la sindrome del «cuore in vacanza»”. Nella stessa immagine compare anche un breve riassunto dove si legge che «più persone muoiono per attacchi di cuore tra Natale e Capodanno rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno. I troppi brindisi mettono a rischio di fibrillazione atriale: di che cosa si tratta, quali sono i sintomi e chi deve stare più attento».

Lo screenshot è accompagnato da questo messaggio, scritto da chi ha pubblicato il contenuto su Facebook: «Ora, morire di #NessunaCorrelazione, si chiama sindrome del “cuore in vacanza”… che altro inventeranno, per occultare quanto sta accadendo sotto gli occhi di tutti?».

Secondo l’autore del post, la cosiddetta sindrome del cuore in vacanza sarebbe causata dalla vaccinazione contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2. Le espressioni «senza alcuna correlazione» e «nessuna correlazione» accompagnate a video di persone che svengono in trasmissioni televisive o a notizie di malori, infarti e decessi, sono utilizzate nella narrativa antivaccinista per diffondere disinformazione sui vaccini anti-Covid.

Il contenuto oggetto di analisi è fuorviante e veicola una notizia falsa. Vediamo perché.

L’articolo del Corriere della Sera del 24 dicembre 2022 è visibile qui. Si legge che «secondo i medici», durante le vacanze natalizie si registrano più problemi cardiovascolari «rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno, tanto che negli Usa è nato il termine “Holiday heart” che indica quella che possiamo chiamare la “sindrome del cuore durante le vacanze”». Nell’articolo viene scritto che in queste settimane si pratica meno esercizio fisico e si consumano dosi maggiori di cibo e bevande alcoliche, dimenticandosi che «l’alcol è una sostanza tossica per l’organismo. Anche in piccole dosi e specie per il cuore». 

La «sindrome del cuore in vacanza» non ha però alcun legame con la vaccinazione anti Covid-19. Si tratta di una sindrome nota e precedente alla pandemia da nuovo coronavirus Sars-CoV-2. 

Come spiegato in un articolo del 2013 pubblicato sul sito del National center for biotechnology information (Ncbi) statunitense, nel 1978 «Philip Ettinger descrisse per la prima volta la “sindrome del cuore da vacanza” (Hhs), come il verificarsi, in persone sane senza malattie cardiache note per causare aritmia, di un disturbo acuto del ritmo cardiaco, più frequentemente fibrillazione atriale, dopo un consumo eccessivo di alcool». Il nome della sindrome deriva dal fatto che inizialmente gli episodi venivano osservati più frequentemente dopo i fine settimana o i giorni festivi. In un altro articolo del 2022 pubblicato sempre sul sito del Ncbi si affermava che le cause della sindrome sono da individuare nell’eccessivo consumo di alcol, negli elevati livelli di stress e nella disidratazione.

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