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Questo articolo sul razzismo dei rifugiati ucraini non esiste

Il 13 febbraio 2023 su Facebook è stato pubblicato lo screenshot di un articolo in inglese pubblicato il 24 settembre 2022 e intitolato “Ukraine refugees involved in sex work refuse to sleep with Black and colored people: The new face of European Racism” (in italiano, “I rifugiati ucraini coinvolti nel sex work si rifiutano di andare a letto con persone di colore: Il nuovo volto del razzismo europeo”). 

Nell’immagine compare anche il nome dell’autore del presunto articolo e alcune informazioni sul suo conto. Si tratterebbe di «Tyrone Goldberg» che «vive in Germania»  e «scrive di società e politica». L’articolo inoltre è accompagnato da una foto che mostra ragazzini su un treno. 

L’immagine oggetto di analisi è modificata e veicola una notizia falsa. Vediamo perché.

I colleghi di Reuters hanno ricostruito che il presunto articolo in questione dovrebbe essere stato pubblicato da Vision Times, sito in lingua inglese rivolto ai cinesi che vivono all’estero. Non esiste però nessun articolo simile tra le pubblicazioni del sito. Né un giornalista di nome «Tyrone Goldberg» compare tra le firme di Vision Times

Un articolo contenente la foto presente nello screenshot oggetto di analisi è stato pubblicato dal sito il 24 marzo 2022. Tuttavia, al di là della foto, sia data che titolo e firma dell’articolo differiscono dallo screenshot condiviso nel post su Facebook. In questo caso il titolo dell’articolo è “Ukraine War Puts Refugee Women at Risk of Human Trafficking, Sex Predators” (in italiano “La guerra in Ucraina mette le donne rifugiate a rischio di traffico di esseri umani e predatori sessuali”), mentre il nome dell’autore è «Neil Campbell» che, si legge sempre su Vision Times, vive in Canada e scrive di società e politica. 

Questo significa che l’immagine oggetto di analisi è stata modificata – cambiando data, titolo e autore dell’articolo originale di Vision Times – per disinformare. Su Facta.news ci siamo occupati di diversi casi di disinformazione contro i profughi ucraini, rifugiatisi in altri Paesi europei dopo l’inizio dell’invasione militare russa dell’Ucraina.

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