L’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla non è stato arrestato per frode - Facta
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L’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla non è stato arrestato per frode

L’8 novembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il giorno precedente su Facebook, secondo cui «l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla» sarebbe stato arrestato il 5 novembre 2021 «nella sua casa nel ricco sobborgo di Scarsdale, New York» con l’accusa di frode. 

Nel post oggetto della segnalazione si legge che «Bourla è trattenuto in attesa di un’udienza per la cauzione e che gli agenti federali starebbero «eseguendo un mandato di perquisizione a casa sua e in diverse altre proprietà di sua proprietà in tutto il paese». Le presunte accuse addebitate a Bourla riguarderebbero «il suo ruolo nell’ingannare i clienti sull’efficacia del “vaccino”».

Si tratta di una notizia falsa.

Innanzitutto, la falsa notizia è stata pubblicata originariamente il 5 novembre scorso dal sito web americano Conservative Beaver (Castoro conservatore), che l’ha presentata come un’esclusiva, aggiungendo che «la polizia ha ordinato il silenzio stampa sulla vicenda e che un giudice ha approvato tale ordine». 

Come ha spiegato un articolo comparso il 6 novembre su Forbes, la legislazione americana non permette di censurare una notizia tanto rilevante in assenza di valide motivazioni (come ad esempio la sicurezza nazionale). Per questo motivo, scrivere che il sistema giudiziario statunitense ha «ordinato il silenzio stampa sulla vicenda» è un espediente per giustificare l’inesistente copertura mediatica del presunto arresto. 

La notizia dell’arresto dell’amministratore delegato di Pfizer Robert Bourla non è infatti stata pubblicata da alcun mezzo d’informazione, americano o internazionale. Bourla è anzi comparso in un’intervista realizzata lo stesso 5 novembre dall’emittente Cnbc e, come si può verificare dalla trascrizione, non ha parlato di eventuali procedimenti giudiziari in corso. 

Photo credits: World Economic Forum via Flickr

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