No, questi aerei non hanno causato le alluvioni in Emilia-Romagna
Il 19 maggio 2023 a Facta.news è stato chiesto su WhatsApp di verificare duepost pubblicati su Facebook, secondo cui le recenti alluvioni in Emilia-Romagna sarebbero state causate artificialmente. La tesi è che le alluvioni siano il risultato del cosiddetto cloud seeding, cioè una tecnica usata per manipolare il clima «dai governi di alcuni Stati, tra cui Cina, Thailandia, Emirati Arabi Uniti, Federazione russa». Questa tecnica, come vedremo meglio tra poco, è spesso confusa con la teoria del complotto delle “scie chimiche”.
«Le procedure volte a prosciugare l’atmosfera ed a causare siccità sono prerogativa dell’O.N.U.», si legge nei post su Facebook. A sostegno di questa teoria è mostrato il percorso in cielo di alcuni aerei che tra il 14 e il 17 maggio hanno sorvolato in modo insolito le zone alluvionate. Dalle immagini sembra che gli aerei abbiano compiuto movimenti circolari per molto tempo.
Questa notizia è falsa e fa riferimento a una teoria del complotto priva di fondamento.
Prima di tutto chiariamo che quella che riguarda le cosiddette “scie chimiche” è una delle teorie del complotto più longeve. È una teoria secondo cui i governi di vari Paesi o altre entità sarebbero impegnate in un programma segreto per diffondere con gli aerei sostanze chimiche nell’atmosfera. Gli obiettivi sarebbero il controllo del clima attraverso esperimenti militari di geoingegneria e la manipolazione del tempo atmosferico.
Esiste una tecnologia, che in gergo tecnico è chiamatacloud seeding, con cui si può stimolare artificialmente la produzione di pioggia all’interno delle nubi. Le nuvole vengono spruzzate con particelle di aerosol o polvere di cloruro di sodio o di ioduro d’argento per provocare precipitazioni.
Questa tecnica, però, non può determinare il clima e, tra l’altro, dimostra con i suoi limiti che le narrazioni cospirazioniste sono infondate. Tentativi come quello del cloud seeding servono per modificare il tempo atmosferico, non lasciano scie persistenti e non contengono le sostanze citate dai sostenitori della teoria delle scie chimiche. Non è poi una tecnica segreta: il primo studio di rilievo sul tema è stato pubblicato nel 1947. Non è neppure sicuro che funzioni: tutti i risultati che oggi conosciamo sui tentativi di utilizzo di questa tecnologia sono incerti.
Passiamo ora agli aerei segnalati nei post oggetto della nostra analisi. Secondo quanto riportato, tra il 14 e il 17 maggio «lo stesso velivolo Beech B200 Super King Air marche F-JGFA della compagnia Aero Sotravia» avrebbe sorvolato con voli «strani» alcune zone dell’Emilia-Romagna, della Toscana e del Piemonte.
Come si può verificare con il tracciato indicato da Flightradar24, servizio globale di tracciamento dei voli che fornisce informazioni in tempo reale su migliaia di aerei in tutto il mondo, l’aereo della compagnia francese Aero-Sotravia con numero di volo ASR153 il 14 maggio 2023 è decollato da Ancona ed è atterrato a Bologna e il volo è durato cinque ore e 50 minuti. Il 16 maggio lo stesso aereo è ripartito da Bologna ed è atterrato a Pisa dopo sei ore e 48 minuti. Il giorno successivo è decollato da Pisa ed è arrivato a Cuneo, compiendo un volo di poco più di sette ore e, infine, il 18 maggio è volato da Cuneo a Torino, restando in volo per cinque ore e 52 minuti. Su Flightradar24 è possibile osservare (cliccando su “Play” a fianco al volo di cui si desidera vedere il percorso) che i vari tragitti che ha compiuto l’aereo nei giorni indicati presentano una forma insolita, in cui si vede che il velivolo ha compiuto diversi passaggi sopra la stessa zona.
Questo non prova però che l’aereo della compagnia Aéro-Sotravia sia il responsabile delle alluvioni avvenute in Emilia-Romagna. L’aereo registra le immagini del Giro d’Italia, la principale corsa a tappe di ciclismo del nostro Paese, che sono trasmesse in tempo reale durante le dirette televisive. Confrontando le zone sorvolate dall’aereo e le varie tappe del Giro d’Italia, i luoghi corrispondono.
Su Facta.news ci eravamo già occupati di una notizia simile, e falsa, che riguardava l’alluvione avvenuta nelle Marche a settembre 2022.
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