Il ministero dell’Istruzione non ha commesso un errore di ortografia sul sito della Maturità 2023 - Facta
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Il ministero dell’Istruzione non ha commesso un errore di ortografia sul sito della Maturità 2023

Il 21 giugno 2023 è stato pubblicato su Twitter uno screenshot in cui si legge «Traccie prove scritte», in cui è presente un cerchio rosso che evidenzia l’errore ortografico. Nella parte superiore dell’immagine compare l’emblema della Repubblica italiana, la dicitura «Ministero dell’Istruzione, dell’Università» e il titolo “Esami di Stato”.

L’immagine è accompagnata da un commento scritto dal suo autore che recita «Non c’è luce in fondo al tunnel». In un commento successivo, lo stesso autore del tweet precisa: «Hanno corretto. Meglio tardi che mai».

Si tratta di un contenuto risalente a sei anni fa, presentato senza il corretto riferimento temporale.

L’immagine oggetto della nostra verifica ebbe ampia eco sul web nel 2017, quando nella sezione del sito ministeriale dedicato agli esami di Stato era comparsa la parola “traccie” scritta proprio con la lettera “i”. In una nota successiva, il ministero aveva giustificato l’errore attribuendolo al «fornitore tecnico che gestisce l’inserimento dei contenuti sul sito».

Come si può verificare cliccando su questo link, la sezione del sito dedicata agli esami di maturità 2022-2023 non contiene alcuna traccia dell’errore e nelle versioni precedenti della stessa pagina non compare la parola “traccie” Per ulteriori informazioni sugli esami di maturità 2023, vi rimandiamo al nostro approfondimento dedicato al tema.

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