No, non esiste un legame tra questa foto di “coaguli” e i vaccini anti-Covid - Facta
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No, non esiste un legame tra questa foto di “coaguli” e i vaccini anti-Covid

Il 10 luglio 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare una foto pubblicata su Facebook. Nell’immagine si vedono tre filamenti rosa, che sembrano essere parte dell’organismo umano, posizionati su una superficie blu. Secondo chi ha condiviso la foto, si tratterebbe di «corpi fibrosi / coaguli rinvenuti in vene e arterie durante le autopsie». Sempre nel post si legge che questi sarebbero la causa delle «morti improvvise» e non sarebbero stati «mai visti da personale specialistico se non negli ultimi 2 anni». 

Il riferimento è al filone disinformativo che sostiene in maniera infondata che i vaccini anti-Covid avrebbero provocato un aumento di morti improvvise tra le persone vaccinate.

Si tratta di un’immagine decontestualizzata che presenta informazioni scientificamente infondate.

La foto è stata pubblicata in origine su Twitter il 3 luglio 2023 da Richard Hirschman, un utente che nella propria bio specifica di essere un operatore funebre e imbalsamatore.  Hirschman è comparso nel documentario no-vax Died Suddenly ed era precedentemente noto per le sue teorie complottistiche relative alla Covid-19. Nel tweet in questione, Hirschman afferma di non essere né medico, né scienziato e di aver trovato dei coaguli nei corpi dei cadaveri. Sempre lui riferisce di non aver mai visto nulla di simile prima del 2021.

In risposta a una domanda posta da un utente sulla natura della morte del cadavere, ovvero se potesse essere correlato ai vaccini o alla Covid-19, Hirschman ha affermato comunque di non avere nessuna prova in merito. L’immagine pubblicata sul suo account non risulta quindi aver alcun legame scientificamente dimostrato con i vaccini anti-Covid. 

Specifichiamo che un coagulo è una condizione del tutto naturale per il corpo umano, utilizzato come difesa alle ferite dopo un taglio. Il coagulo è un composto di globuli rossi, piastrine e proteine che legano il tutto formando un ammasso gelatinoso che blocca il flusso di sangue per salvarci da una possibile emorragia. A volte questi si formano indipendentemente dall’avere o meno una ferita e le cause possono essere tante tra cui la genetica, la sedentarietà, malattie cardiocircolatorie, alimentazione scorretta e l’utilizzo di alcuni farmaci come la pillola anticoncezionale. In base alle evidenze scientifiche finora riscontrate, il rischio di sviluppare coaguli nel sangue è molto più alto con l’infezione da nuovo coronavirus che con la somministrazione del vaccino anti-Covid.

Esistono infine casi di coaguli trovati nelle persone anche prima del 2021, a differenza di quanto affermato da Hirschman e nel post oggetto della nostra analisi. La rivista scientifica britannica The New England Journal of Medicine, ad esempio, nel 2018 aveva riportato il caso di  un paziente americano che ha tossito un enorme coagulo con la forma dei suoi bronchi. I coaguli del sangue sono una condizione medica realmente esistente e curabile

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