No, questo libro non è stato adottato nelle scuole del Regno Unito  - Facta
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No, questo libro non è stato adottato nelle scuole del Regno Unito 

L’11 luglio 2023 è stata pubblicata su Twitter un’immagine contenente alcune illustrazioni su come cambia il corpo umano durante l’adolescenza e sulla possibilità di effettuare la transizione di genere qualora ci si percepisca «nel corpo sbagliato». 

Nell’immagine condivisa è presente un commento secondo cui tale vignetta sarebbe «una risorsa scolastica rivolta ai bambini della scuola primaria del Regno Unito» dai dieci anni in su.

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. 

I disegni appartengono in realtà a un lavoro artistico prodotto in ambito universitario. Si tratta, infatti, di BecomingMe.uk, il progetto finale di Amy Crozier, una studentessa del Camberwell College of Arts, uno dei college della University of Arts di Londra. A diffonderli su Twitter il 4 luglio 2023 è stata Michelle Dewberry, una giornalista ed ex politica britannica. Con la dicitura «Annuncio di servizio pubblico», Dewberry ha condiviso il link e le immagini prodotte dalla studentessa. Il tweet ha un tono allarmista e suggerisce che i bambini sopra i dieci anni possano essere esposti al lavoro di Crozier. 

Illustrazioni e testi all’interno del progetto sono molto espliciti e, stando alle intenzioni dell’autrice, sono rivolti a ragazzi nella fase della pubertà, tra i 10 e i 13 anni. Nella sezione “parti del corpo” (quella da cui sono presi i disegni mostrati nel tweet in analisi) vengono illustrati i cambiamenti che possono interessare il corpo femminile e quello maschile, come ad esempio un diverso timbro vocale, peluria, spalle o fianchi più larghi. Inoltre viene menzionato il percorso di transizione di genere come possibile rimedio quando ci si sente in un corpo inadatto. Il resto del progetto è dedicato in generale alla scoperta della sessualità, del proprio corpo e delle emozioni che accompagnano queste fasi.

Il lavoro è nato per offrire spunti di consapevolezza su temi che secondo l’autrice «sono esclusi dalle lezioni di educazione sessuale». Crozier, infatti, ha sottolineato una certa riluttanza nell’inserire questi argomenti all’interno dei programmi scolastici, nonostante i ragazzi siano esposti a contenuti espliciti online senza avere una formazione adeguata.

Non ci sono, però, riscontri sull’utilizzo di questo progetto in alcun istituto scolastico. La stessa giornalista Dewberry, in coda al tweet originario, ha specificato che lo ha definito «risorsa scolastica» perché «creato con l’intenzione di influenzare gli insegnamenti» e non perché sia stato adottato nelle scuole. 

Precisiamo che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) l’educazione sessuale per l’infanzia dovrebbe iniziare prima dei 4 anni. Quello dell’indottrinamento dei bambini è uno dei filoni principali nelle narrative di disinformazione contro la comunità Lgbtq+. Di recente in altri Paesi europei, sono state rintracciate altre notizie false su libri per adulti che vengono presentati come destinati ai bambini.

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