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No, a questo insegnante in Irlanda non è stato congelato il conto per non aver usato i pronomi neutri

No, a questo insegnante in Irlanda non è stato congelato il conto per non aver usato i pronomi neutri

26 marzo 2025
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  • Circola su TikTok la notizia secondo cui il conto bancario di Enoch Burke, insegnante irlandese, sarebbe stato congelato dai giudici per non aver voluto utilizzare pronomi neutri di genere a scuola.
  • È un contenuto presentato in maniera fuorviante.
  • La Corte ha ordinato il congelamento del suo conto, ma questa misura è stata presa per il mancato rispetto di Burke degli ordini restrittivi emessi da un tribunale nei suoi confronti e non per il suo rifiuto di utilizzare i pronomi neutri a scuola.

Il 24 marzo 2025 è stato pubblicato su TikTok la foto di un uomo, a mezzo busto, in piedi di fronte a una banca. La foto è accompagnata da un testo in cui si sostiene che all’uomo, descritto come «Enoch Burke, insegnante irlandese», sarebbe stato congelato il suo conto in banca per non aver voluto utilizzare pronomi neutri di genere a scuola.

È un contenuto presentato in maniera fuorviante.

L’uomo nella foto condivisa su TikTok è effettivamente Enoch Burke, insegnante coinvolto in un caso giudiziario nella contea di Westmeath, in Irlanda, per aver violato più volte un ordine del tribunale che gli intimava di stare lontano dalla scuola “Wilson’s Hospital”, in cui ha lavorato in passato.

Questa ordinanza restrittiva contro l’insegnante – come già raccontato su Facta per un altro caso di disinformazione sulla sua storia – era stata emessa da un tribunale nel mese di agosto 2022, dopo che Burke si era presentato a scuola nonostante il consiglio scolastico lo avesse messo in congedo amministrativo retribuito qualche settimana prima, in attesa che venisse concluso il processo disciplinare nei suoi confronti.

Qualche mese prima, a giugno, Burke aveva interrotto più volte una funzione religiosa organizzata per celebrare il 260° anniversario della scuola, chiedendo le dimissioni della preside Niamh McShane e dichiarando apertamente la sua opposizione al “transgenderismo”. Burke faceva riferimento a un episodio che aveva coinvolto uno dei suoi alunni, che aveva richiesto di essere chiamato con il pronome neutro “they”, usato da chi non si riconosce né nel genere femminile né in quello maschile. Burke si era rifiutato di rispettare questa richiesta e aveva informato la preside, la quale gli aveva ricordato l’importanza di rispettare il regolamento scolastico che promuove l’uguaglianza e vieta ogni forma di discriminazione o molestia.

Dopo essere stato arrestato per la terza volta a settembre 2024 per aver violato l’ordinanza, Enoch Burke ha passato qualche mese in prigione; una volta rilasciato, a dicembre dello stesso anno, ha iniziato nuovamente a presentarsi alla Wilson’s Hospital School nonostante l’ordinanza restrittiva. 

Dal gennaio 2023, in seguito a ripetute violazioni dell’ordinanza dopo il rilascio dal suo primo arresto a dicembre 2022, ciascuna violazione ha comportato una multa giornaliera di 700 euro imposta dall’Alta Corte (recentemente aumentata a 1.400 euro), raggiungendo una somma totale di 79.100 euro a marzo 2025.

A fine marzo 2025 il giudice David Nolan ha ordinato di prendere provvedimenti per assicurarsi che le multe siano pagate; alla Bank of Ireland è stato ordinato di versare 40.000 euro dal conto bancario dell’insegnante Enoch Burke a un conto della Corte entro sette giorni. Inoltre, è stato nominato un curatore fallimentare sul suo stipendio ed è stato ordinato il congelamento del suo conto bancario. Una decisione presa in considerazione del fatto che il signor Burke continua a ricevere lo stipendio da insegnante, dato che è ancora in corso il procedimento per il suo licenziamento avvenuto a gennaio 2023, dopo il ricorso dell’uomo contro questa decisione della scuola.

Quindi, riassumendo, il conto corrente di Enoch Burke non è stato congelato perché l’uomo si è rifiutato di usare il pronome neutro “they”, ma per le conseguenze giudiziarie arrivate dopo che il professore ha più volte violato l’ordinanza restrittiva emessa nei suoi confronti. Come già spiegato a The Journal da Matthew Holmes, avvocato ed esperto di oltraggio alla corte, «la disputa iniziale (con la scuola, ndr) riguarda i pronomi, ma gli ordini restrittivi (della Corte, ndr) si riferiscono al suo comportamento».

 

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