Il 19 agosto 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un video pubblicato su X il 15 agosto 2023. Il filmato, della durata di 1 minuto e 38 secondi, contiene clip e immagini che mostrano una città in collina andare a fuoco, mentre automobili e interi quartieri vengono distrutti dalle fiamme. Secondo chi ha condiviso il filmato, si tratta di scene riprese a Maui, isola dell’arcipelago delle Hawaii, nell’Oceano Pacifico, e i disastri sarebbero stati causati da «armi ad energia diretta». Un contenuto simile circola anche su TikTok.
Il riferimento è agli incendi divampati sull’isola hawaiana a partire dall’8 agosto 2023, che hanno causato ingenti danni e, al momento in cui scriviamo, 114 vittime.
I contenuti presenti nel filmato sono reali, ma sono presentati in modo fuorviante.
La prima clip visibile nel filmato risale a dicembre 2017, quando quattro incendi boschivi colpirono il sud della California, negli Stati Uniti d’America, costringendo all’evacuazione decine di migliaia di persone e distruggendo centinaia di case e altri edifici.
Anche il resto delle immagini e dei video fa riferimento agli incendi divampati in California, in particolare nella città di Santa Rosa a ottobre 2017, nel quartiere Bel Air di Los Angeles a dicembre 2017, e a Middletown (foto numero 20 di questa gallery) città a nord di San Francisco, a settembre 2015.
Dunque, le immagini e i video presenti nel contenuto oggetto della nostra analisi non sono collegati ai recenti incendi avvenuti a Maui.
Inoltre, sebbene le cause degli incendi divampati sull’isola hawaiana siano ancora sconosciute, secondo il National Weather Service (NWS), ovvero il Servizio meteorologico nazionale degli Stati Uniti, queste sono riconducibili a un insieme di fattori quali vegetazione secca, raffiche di vento e scarsa umidità. Combinazione che, come avevamo spiegato in un recente approfondimento, può essere direttamente ricondotta agli effetti del cambiamento climatico.
Non è vero, dunque, che si è trattato di un attacco con «armi ad energia diretta». Stando alla definizione del Government Accountability Office (GAO), la sezione investigativa del parlamento statunitense, queste armi utilizzano energia elettromagnetica sparata alla velocità della luce e possono essere utilizzate come deterrente, dunque per evitare un’azione potenzialmente dannosa, o per provocare danni e distruzioni. I loro effetti sul lungo termine non sono ancora chiari, e sono in corso studi per comprendere il loro uso.
Jeff Hickman, portavoce del dipartimento della Difesa (DOD) delle Hawaii, in un’email inviata a Usa Today ha chiarito che l’affermazione secondo cui negli incendi sarebbero coinvolte armi a energia è falsa. Sempre a Usa Today, il portavoce del Servizio forestale statunitense (FS) John Winn ha aggiunto che «la gravità dell’evento catastrofico non dovrebbe essere minimizzata da voci infondate e teorie del complotto».
Su Facta.news ci siamo già occupati di contenuti disinformativi in materia di incendi, e del ruolo che ha il cambiamento climatico.