Tony Blair non vuole usare la tecnologia per obbligare le persone a vaccinarsi - Facta
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Tony Blair non vuole usare la tecnologia per obbligare le persone a vaccinarsi

L’11 dicembre 2023 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook lo stesso giorno. Nel contenuto social è presente lo screen di un messaggio inviato il 10 dicembre 2023 dal canale Telegram “Josef Stern, informazioni libere” secondo cui «l’ex primo ministro britannico Tony Blair» avrebbe ammesso «che l’identità digitale è legata alla possibilità di vaccinazione forzata della popolazione». Nel messaggio è presente anche un video di 33 secondi di un discorso di Tony Blair al World Economic Forum.

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia infondata.

Innanzitutto precisiamo che la falsa notizia è stata pubblicata in origine il 29 novembre da The People’s Voice, precedentemente conosciuto come NewsPunch, sito noto per diffondere notizie false e infondate su svariate tematiche

Il filmato contenuto nel messaggio Telegram è un estratto dell’intervento di Tony Blair, ex primo ministro del Regno Unito e fondatore del Tony Blair Institute for Global Change (TBI) – che si occupa di consigliare ai governi strategie politiche sfruttando la tecnologia – al panel “100 Days to Outrace the Next Pandemic” (in italiano, “100 giorni per superare la prossima pandemia”) del meeting annuale del World Economic Forum del gennaio 2023 a Davos, in Svizzera.

Il titolo del panel fa riferimento all’ambizioso obiettivo della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi), fondazione che finanzia progetti di ricerca per sviluppare vaccini contro le malattie infettive, di ridurre a 100 giorni la finestra temporale in cui immettere sul mercato e distribuire alla popolazione i vaccini per contenere eventuali future epidemie.

Il moderatore Richard Hatchett, oncologo americano e amministratore delegato della Cepi, ha domandato (al minuto 32:52) a Tony Blair come si possa migliorare l’accesso ai farmaci, considerando la difficoltà che hanno riscontrato alcuni Paesi durante la pandemia da Covid-19, così da poter distribuire i vaccini in 100 giorni a tutte le persone che ne hanno bisogno. 

Tony Blair ha innanzitutto sottolineato (al minuto 34:56) la necessità di far collaborare esperti del settore farmaceutico, scienziati, regolatori e governi affinché agiscano in tempo per non ritrovarsi senza vaccini e attrezzatura medica necessarie a far fronte a epidemie.

Blair ha poi sottolineato (al minuto 36:46) l’importanza della tecnologia e delle infrastrutture digitali, perché permettono di avere i dati, di sapere quante persone sono state vaccinate e quante invece non hanno ricevuto il vaccino. Il problema è che, ha spiegato l’ex primo ministro, molti Paesi non hanno un’adeguata infrastruttura digitale.

Per Blair, dunque, la tecnologia può essere uno strumento utile per far sì che si riesca a garantire i farmaci, dunque anche i vaccini, a tutte quelle persone che altrimenti non ne avrebbero accesso. In nessuna parte del suo intervento Blair ha fatto riferimento all’obbligo vaccinale o all’uso della tecnologia per obbligare le persone a vaccinarsi, al contrario di quanto affermato nel post in analisi.

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