Il 28 aprile del 2024 è stato pubblicato su X un post in italiano che si chiede se «IL CANCELLIERE TEDESCO OLAF SCHOLZ È SPOSATO CON UN UOMO?», riprendendo il contenuto di un altro post in inglese dell’account «Wall Street Silver».
Nel testo in italiano si legge che «il noto sito di analisi finanziarie Wall Street Silver (1,3 mln. di follower, non ciarlatani in cerca di notorietà)» insinua che anche «il coniuge dell’insicuro e impacciato cancelliere tedesco Olaf Scholz, la sinistra Britta Ernst, sarebbe in realtà un transessuale». Una possibile conferma, continua il post, verrebbe dalla «notizia, riportata da Der Spiegel, secondo cui la Signora Ernst avrebbe tentato di distruggere alcuni dossier segreti redatti in occasione del G7 di Baviera del 2022, contenenti una schedatura di tutti i leader e dei loro PARTNER».
Si tratta di una notizia falsa.
Anzitutto, l’account «Wall Street Silver» è una fonte altamente inaffidabile che rilancia contenuti falsi, teorie del complotto e, secondo il Wall Street Journal, propaganda di estrema destra.
In secondo luogo, la questione dei «dossier segreti» è riportata in maniera inesatta e parziale. A luglio del 2022, come aveva riportato Der Spiegel, dei vicini di casa della coppia avevano trovato alcuni documenti contrassegnati come “classificati, solo per uso ufficiale” nella spazzatura condominiale del complesso residenziale a Potsdam. Secondo la testata tedesca a buttarli sarebbe stata Ernest, moglie del cancelliere tedesco.
Tra le carte rinvenute figurava il calendario degli appuntamenti della donna, che all’epoca era ancora ministra dell’Istruzione nello stato del Brandeburgo per il Partito Socialdemocratico di Germania (SPD, lo stesso di Olaf Scholz), una carica da cui si è dimessa nell’aprile del 2023. Tra i documenti c’erano poi alcuni fogli sul G7 che si era svolto a Elmau dal 26 al 28 giugno del 2022, inclusi brevi profili dei leader e dei loro partner.
Tuttavia, la procura di Potsdam ha stabilito che in realtà i documenti non erano classificati, ma contenevano informazioni facilmente «reperibili con una ricerca su Internet». È per questo motivo che la procura ha subito archiviato il fascicolo d’indagine per violazione di segreti ufficiali nei confronti di Scholz. Lo stesso Der Spiegel, in un articolo sull’archiviazione, ha scritto che i documenti «non erano particolarmente interessanti».
La vicenda non ha comunque nulla a che fare con la presunta identità di genere di Britta Ernst, che a ogni modo non è quella di donna transgender come implicano i post analizzati.
Più in generale, quest’ultimi rientrano nel filone complottista misogino e transfobico della cosiddetta «inversione di genere delle élite», una teoria secondo cui le celebrità e i potenti nasconderebbero il loro vero genere per promuovere di nascosto «l’ideologia gender» e i valori LBGTQIA+. Negli ultimi anni, speculazioni analoghe hanno colpito anche Michelle Obama (moglie dell’ex presidente statunitense Barack Obama), Brigitte Macron (moglie del presidente francese Emmanuel Macron) e Begoña Gómez, moglie del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.