La società d’investimento BlackRock non ha proibito la sepoltura dei soldati ucraini sul suolo ucraino - Facta
TOP

La società d’investimento BlackRock non ha proibito la sepoltura dei soldati ucraini sul suolo ucraino

L’8 agosto del 2024 è stato pubblicato su X un post in cui si legge che «la società di investimenti BlackRock Corporation chiede che i soldati delle forze armate ucraine non vengano sepolti nei territori ucraini da loro acquistati».

Si tratta di una notizia falsa.

Anzitutto, BlackRock non possiede «territori ucraini»: la legge ucraina proibisce espressamente a stranieri ed entità legali straniere di possedere territori destinati all’uso agricolo. La presunta svendita di ettari di terreno coltivabile ucraino a multinazionali estere – inclusa BlackRock – o alla famiglia Soros è già stata al centro di svariate bufale, diffuse negli ultimi anni dalla propaganda russa.

La società d’investimento statunitense è però effettivamente coinvolta, insieme a JP Morgan e altre banche private, nel cosiddetto “Ukraine Development Fund” (in italiano, “Fondo di sviluppo dell’Ucraina”). Si tratta di un fondo lanciato nel maggio del 2023 di comune accordo con il governo ucraino, interamente dedicato alla ricostruzione post-bellica del Paese in alcuni settori chiave come le infrastrutture, l’energia e la manifattura.

Stando a un articolo di Quartz dello scorso marzo, il fondo punta ad attrarre circa 15 miliardi di dollari di investimenti. Una cifra rilevante ma comunque insufficiente, visto che per la Banca Mondiale il costo totale della ricostruzione si aggira sui 500 miliardi di dollari.

A ogni modo, come ha ricostruito il sito di fact-checking Myth Detector, la società d’investimento e il suo amministratore delegato Larry Fink non hanno mai proibito la sepoltura dei soldati nei «terreni di BlackRock», con la motivazione che deprezzerebbero il valore dei terreni agricoli.L’affermazione falsa è apparsa per la prima volta nel settembre del 2023 sul canale Telegram satirico russo “Империя очень зла” (in italiano “L’impero è molto cattivo”), e da lì in poi è rimbalzata in una trasmissione televisiva in Russia, nell’articolo di una testata governativa in Bielorussia e in svariati post in lingua russa su Facebook.

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Lascia un commento

× WhatsApp