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No, il 44 per cento delle donne incinte inserite nella sperimentazione Pfizer non ha subito un aborto

No, il 44 per cento delle donne incinte inserite nella sperimentazione Pfizer non ha subito un aborto

30 agosto 2022
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Il 18 agosto 2022 è stato pubblicato un tweet in cui si legge: «44% delle donne incinta, dopo Pfizer ha perso i loro bambini». Il tweet è accompagnato dallo screenshot di un articolo in inglese pubblicato dal Florida Standard intitolato “Massacro: quasi metà delle donne incinte nella sperimentazione Pfizer ha subito un aborto”.

Lo screenshot riporta anche il sommario dell’articolo, che recita: «Secondo la dottoressa Naomi Wolf, che guida un progetto dal basso per analizzare 300 mila documenti rilasciati da Pfizer a seguito di una richiesta FOIA, il 44 percento delle donne incinte che hanno partecipato alla sperimentazione del vaccino anti-Covid hanno perso il loro bambino».

Si tratta di una notizia falsa, frutto di una lettura non corretta dei documenti e ritrattata dalla stessa autrice.

L’articolo immortalato nello screenshot è stato realmente pubblicato dal Florida Standard il 16 agosto 2022 e riferisce di una scoperta pubblicata dalla scrittrice e attivista americana Naomi Wolf, secondo cui l’analisi dei documenti rilasciati da Pfizer a seguito di un FOIA (Freedom of Information Act, una richiesta di accesso ai documenti della pubblica amministrazione) rivelerebbe che il 44 per cento delle donne incinte inserite nella sperimentazione del vaccino anti-Covid di Pfizer avrebbe subito un aborto spontaneo.

La denuncia era stata originariamente pubblicata il 12 agosto sul sito web fondato da Wolf, The Daily Clout, e conteneva il riferimento alle pagine dei documenti Pfizer che attestavano l’esistenza di 50 donne incinte durante la sperimentazione e a quelle che riportavano 22 rapporti di effetti avversi riguardanti l’aborto spontaneo. L’autrice ha dunque supposto (erroneamente) che i 22 rapporti riguardassero 22 differenti casi di aborto spontaneo e che questi fossero stati registrati sul campione delle donne incinte riportato nelle pagine precedenti, ovvero 50.

In realtà, come ha spiegato ai colleghi di Lead Stories il docente di biostatistica all’università della Pennsylvania Jeffrey Morris, un’analisi corretta dei documenti ha rivelato che i 22 rapporti si riferiscono a 13 casi di aborto spontaneo (gli altri 9 sono dei duplicati) e che di questi 13, sono solo 3 le donne appartenenti al campione delle 50 donne incinte precedentemente menzionate da Pfizer. Esiste dunque un campione più ampio, di cui non conosciamo al momento i dettagli.

Si tratta dunque di un vero e proprio errore di analisi dei documenti, che rende l’intero articolo inattendibile. Per questo motivo, il Daily Clout ha ritrattato la storia, prima aggiungendo una correzione in fondo all’articolo e poi cancellando del tutto la notizia. Alla data del 30 agosto 2022, il Florida Standard non ha invece ancora attuato alcuna rettifica alla sua pubblicazione.
Vale la pena precisare che i Cdc (Centers for Disease Control and Prevention, i centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie) raccomandano l’utilizzo dei vaccini durante la gravidanza e l’allattamento e rilevano che gli aborti si verificano spontaneamente nell’11-16 per cento della popolazione generale.

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