Il 27 agosto 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook tre giorni prima. Nel contenuto social si legge che tutti gli utenti della piattaforma Facebook devono pubblicare una nota in cui si dichiara di non concedere il permesso al social media di usare dati e foto personali. Senza questa dichiarazione esplicita, si legge nel post, «si capisce tecnicamente che stai consentendo l’uso delle tue foto, così come le informazioni contenute negli aggiornamenti di stato del tuo profilo».
Si tratta di una notizia falsa.
Come abbiamo spiegato in precedenza su Facta.news, questo messaggio è una catena che circola dal 2012. All’epoca l’azienda Facebook aveva rilasciato un comunicato stampa per spiegare che si tratta di un contenuto falso, e che «chiunque utilizzi Facebook possiede e controlla i contenuti e le informazioni che pubblica, come indicato nei nostri termini», nonché «il modo in cui tali contenuti e informazioni vengono condivisi».
Infatti, come riportato nel punto 3.3.1 delle condizioni d’uso di Facebook, facente parte dei termini accettati dall’utente iscrivendosi alla piattaforma social, «l’utente è titolare dei diritti di proprietà intellettuale dei contenuti che crea e condivide su Facebook e sugli altri prodotti delle aziende di Meta che utilizza».
Non ci sono stati annunci da parte di Meta in merito a cambiamenti al copyright sui contenuti pubblicati dagli utenti, e nessun nuovo regolamento è intervenuto a modificare i termini di servizio appena citati.
Per trasparenza precisiamo che Facta.news riceve fondi da Meta, la società che possiede Facebook, all’interno del suo Third Party Fact-checking Program.