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La storia dell’uomo che si è vaccinato 217 volte contro la Covid-19 senza avere effetti collaterali è vera

La storia dell’uomo che si è vaccinato 217 volte contro la Covid-19 senza avere effetti collaterali è vera

6 marzo 2024
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In queste ore alcuni utenti dei social network e diverse testate giornalistiche stanno dedicando spazio e attenzione alla storia di un uomo tedesco che avrebbe ricevuto 217 dosi di vaccino contro il coronavirus in 29 mesi, senza riportare alcun effetto collaterale. Vista l’eccezionalità della storia, alcuni utenti hanno chiesto alla redazione di Facta di verificare i particolari del racconto.

Si tratta di una notizia vera.

La storia è stata originariamente riportata in uno studio pubblicato il 4 marzo 2024 da The Lancet, prestigiosa rivista medica britannica, e intitolato “Adaptive immune responses are larger and functionally preserved in a hypervaccinated individual” (in italiano: “Le risposte immunitarie adattative sono più ampie e funzionalmente preservate in un individuo ipervaccinato”).

Il caso riportato nello studio riguarda un «maschio ipervaccinato di 62 anni di Magdeburgo, Germania», che «deliberatamente e per motivi privati» ​​ha ricevuto 217 vaccinazioni contro la SARS-CoV-2 in un periodo di 29 mesi, con otto diversi vaccini, compresi diversi vaccini mRNA. In una successiva nota pubblicata dagli autori dello studio – un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga e dell’ospedale universitario di Erlangen – è stato spiegato che il caso ha attirato l’attenzione dei ricercatori quando la procura di Magdeburgo ha avviato un’indagine per frode, raccogliendo prove che certificavano come l’uomo avesse ricevuto 130 iniezioni in un periodo di appena nove mesi.

Oltre due terzi delle vaccinazioni ricevute dall’uomo, insomma, sono testimoniate dalle prove raccolte dalla giustizia tedesca, che ha aperto su di lui un’inchiesta senza comunque procedere all’incriminazione. Un articolo pubblicato nel 2023 da Associated Press raccontava la storia di un uomo di Magdeburgo, al tempo sessantenne, accusato di aver ricevuto circa 90 dosi di vaccino anti-Covid per ottenere altrettanti certificati vaccinali e rivenderli alle persone sprovviste di green pass. In base ai dettagli riportati, è probabile che si tratti della stessa persona.

L’esperienza dell’uomo è stata comunque molto utile ai ricercatori, che hanno ottenuto da questi campioni di sangue e saliva, oltre che campioni di sangue congelati in precedenza in seguito ad accertamenti clinici. Il gruppo di ricerca era partito dall’ipotesi che una tale quantità di vaccini potesse aver stressato il sistema immunitario dell’uomo, ma dai test non sono emersi problemi di salute, né eventuali segni di infezione da coronavirus patiti in questi anni.

Il già citato studio del Lancet si limita a comunicare le osservazioni tratte dal singolo caso, senza per questo tirare conclusioni più ampie (che difficilmente potrebbero comunque essere confermate, vista la sua eccezionalità e la difficoltà nel reperire altri casi simili). I ricercatori sconsigliano comunque di sottoporsi a un numero eccessivo di dosi di vaccino, che secondo le autorità sanitarie consistono nelle due iniziali – da somministrare a distanza di qualche mese – e in una dose di richiamo, da effettuare periodicamente per rinnovare la memoria immunitaria.

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