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La foto della donna incinta dell’ospedale di Mariupol non è una messinscena

La foto della donna incinta dell’ospedale di Mariupol non è una messinscena

16 marzo 2022
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Il 10 marzo 2022 su Facebook è stato pubblicato un post contenente tre immagini. La prima, nonché la più grande a sinistra, mostra una donna incinta con in mano una tuta e una cuffia per neonati. La seconda, in alto a destra, ritrae la stessa donna con delle ferite sul volto, in pigiama e avvolta in una coperta, mentre si allontana dalle macerie di un edificio. Nella terza, in basso a destra, vediamo invece una seconda donna incinta, adagiata su una barella e scortata da alcuni soccorritori. 

Il post è accompagnato da un testo che recita: «Le accuse contro l’esercito russo, che avrebbe attaccato un ospedale con donne e bambini a Mariupol, si basano su filmati messi in scena, ha sottolineato il canale Telegram War on Fake. Inoltre, nelle fotografie è stata notata la blogger Marianna Podgurskaya, che, come evidenziato da War on Fakes, interpretava due donne incinte contemporaneamente. “Vorremmo far notare che la ragazza è effettivamente incinta, ma proprio non poteva trovarsi in quell’ospedale: l’istituto è stato utilizzato dai militanti Azov come presidio fortificato per diversi giorni”, hanno aggiunto gli autori dell’indagine».

Il riferimento è all’attacco aereo che il 9 marzo 2022 ha parzialmente distrutto i reparti di pediatria e maternità dell’ospedale di Mariupol, uccidendo alcune persone (tra cui un bambino e una donna incinta).

Si tratta di una notizia falsa.

Come abbiamo chiarito in un precedente approfondimento, le foto contenute nel post mostrano due persone diverse e ciò appare evidente dal confronto tra i tratti somatici delle due donne e dagli indumenti indossati.

Le prime due foto ritraggono l’influencer ucraina Marianna Podgurskaya, che su Instagram ha al momento oltre 100 mila follower (perlopiù dovuti all’improvvisa notorietà di queste ore) e pubblica contenuti a tema cosmetica e cura del corpo. Come ha riferito l’11 marzo 2022 su Twitter la giornalista ucraina Olga Tokariuk, Podgurskaya sta bene e ha portato a termine la gravidanza della piccola Veronika alle ore 22 del 10 marzo 2022. Il 14 marzo 2022 il quotidiano britannico Guardian ha pubblicato un video che mostra Podgurskaya sana e salva, mentre racconta la dinamica dei bombardamenti.

La donna ritratta nella terza foto invece non ce l’ha fatta. Secondo la ricostruzione pubblicata il 14 marzo da Associated Press, dopo i bombardamenti la donna era stata trasportata d’urgenza verso un ospedale nella periferia di Mariupol, con il bacino frantumato e un’anca dislocata. Dopo un parto cesareo d’emergenza, culminato con il decesso del neonato, è sopraggiunta anche la morte della madre. Secondo quanto riporta Ap, nella concitazione del momento non è stato possibile registrare il nome della donna. 

Contrariamente a quanto riportato nel post oggetto della segnalazione, le due donne si trovavano effettivamente all’interno dell’ospedale pediatrico di Mariupol, come mostrano le numerose testimonianze fotografiche e filmate realizzate sul luogo dei bombardamenti. L’ospedale era infatti pienamente operativo, non era stato evacuato e non era stato «utilizzato dai militanti Azov come presidio fortificato»: a provarlo c’è questo post Facebook del 2 marzo con cui l’account ufficiale della struttura chiedeva carburante «per far funzionare l’ospedale» e questo post del 1° marzo in cui una dipendente annunciava che il reparto maternità avrebbe continuato ad accogliere «tutte le donne incinte dopo la ventiduesima settimana».

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