L’8 agosto 2022 è stato pubblicato su Facebook un video di 12 secondi in cui si vede un uomo che apre il paralume di un lampione e, dopo aver notato un adesivo con la scritta «5G» afferma: «questo è un lampione a Led 5G».
Il filmato è accompagnato da un commento, scritto dall’autrice del post, che recita: «Ora stanno installando la tecnologia 5G anche nei lampioni. La narrazione ovviamente ha una spiegazione fantasiosa. Dicono che dotando i pali della luce di sensori e attrezzatura 5G, le città possono misurare traffico, parcheggio, rumore, folla, inquinamento, tempo e altre condizioni. Gli automobilisti li adorano, le falene li adorano, cosa c’è da non amare? Beh, se solo non fosse per quei fastidiosi epistassi, insonnia, cancro, problemi di salute mentale e possibili difetti alla nascita…».
Il riferimento è alla nuova tecnologia 5G (5th Generation), da tempo al centro di disinformazione e svariate teorie del complotto.
Si tratta di una contenuto satirico, circolato senza il contesto necessario alla sua comprensione e finito per veicolare una notizia falsa.
Il video è stato originariamente postato su TikTok il 25 agosto 2021 da Johnny Price. L’autore del profilo è seguito da oltre 50 mila persone e la maggior parte dei filmati che pubblica si riferiscono scherzosamente alla teoria del complotto sulla tecnologia 5G. La natura satirica del video è resa chiara anche dalla descrizione del video in cui l’autore ha inserito «#notreal» («non vero» in italiano).
Per un migliore effetto umoristico Price spesso attacca un adesivo con la parola «5G» sul suo casco e sugli oggetti presenti nei suoi video oppure si riprende con indosso un copricapo di alluminio creato da lui.
Lo sviluppo della tecnologia 5G continua a essere un tema che produce disinformazione nonostante le numerose spiegazioni fornite riguardo la sicurezza del suo funzionamento.