Il 24 novembre 2024 è stato condiviso su X il video di una massa bianca che dal cielo scende lentamente a terra, mentre alcuni operai con indosso il caschetto guardano la scena.
L’autore del post, illudendo alla teoria del complotto dell’inseminazione delle nuvole, commenta: «quando inizi a pompare metalli pesanti nelle nuvole, queste possono iniziare a sprofondare».
Il post è fuorviante e diffonde una notizia falsa.
Il video risale al 15 novembre 2024 ed è stato girato nella reggenza di Murung Raya della provincia indonesiana di Central Kalimantan.
Quella che cade dal cielo non è una nuvola, bensì «una condensazione di vapore acqueo o di gas dovuta all’attività umana che si svolge nell’area mineraria», come spiegato al sito indonesiano Voi da Andri Ramdhani, direttore dell’agenzia di meteorologia, climatologia e geofisica dell’Indonesia (Bmkg).
Ramdhani afferma che la massa si era formata dal materiale espulso dalle vicine attività di estrazione, condensato insieme a vapore acqueo e gas, con la complicità delle temperature relativamente basse e dell’alta umidità dell’aria.
Questo fenomeno – temporaneo e non pericoloso – continua il direttore della Bmkg, appare come una massa bianca che che si abbassa a causa della forza di gravità e della sua densità più pesante rispetto all’aria circostante.
Come spiegato da Ramdhani, le nuvole non possono cadere come degli ammassi densi perché le sue particelle sono molto leggere e fluttuano sempre nell’atmosfera grazie alle correnti d’aria. Di solito, le particelle delle nuvole evaporano prima di raggiungere il suolo.
Ricordiamo infine che esiste una tecnica di modificazione del clima, chiamata cloud seeding o “inseminazione delle nuvole” pensata per controllare la produzione di precipitazioni attraverso la dispersione nelle nubi di sostanze chimiche, quali particelle di aerosol o polvere di cloruro di sodio o di ioduro d’argento, un sale di sintesi con una struttura cristallografica simile a quella del ghiaccio. Tuttavia, la sua efficacia non è ancora confermata scientificamente.