Il 20 luglio 2021 su Twitter è stata pubblicata un’immagine che affianca due screenshot presentati come post Facebook di Matteo Salvini. Il primo è datato 19 gennaio 2016 e recita: «La Fornero la manderei a PANE E ACQUA su un’isola deserta, visto che ha ROVINATO la vita a milioni di italiani! E a farle compagnia anche la parlamentare del PD che sostiene sia praticamente tutto risolto! VERGOGNA!». Il secondo post sarebbe invece stato pubblicato un’ora prima dello screenshot oggetto di analisi e in esso si leggerebbe: «Diamo il benvenuto alla professoressa Fornero, che è stata da me indicata come consulente nel Consiglio di indirizzo per la politica economica nel nostro Governo».
Si tratta di un’immagine modificata che veicola una notizia falsa.
Il riferimento è alla decisione del governo Draghi – ufficializzata lo scorso 19 luglio dal delegato alla presidenza del Consiglio Bruno Tabacci – di nominare l’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero nel team di consiglieri che si occuperà di coordinare le politiche economiche dell’esecutivo.
Veniamo ora alle informazioni riportate nell’immagine oggetto della nostra verifica. Il primo post è reale ed è stato pubblicato il 19 gennaio 2016 su Facebook da Matteo Salvini, insieme al filmato di un’apparizione televisiva nella trasmissione di Rai 1 L’Arena. Il testo del post, molto critico, si riferisce alla cosiddetta “legge Fornero”, la riforma pensionistica approvata dal governo Monti e contenuta nell’articolo 24 del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (meglio noto come “decreto salva Italia”).
I rapporti tra Salvini e Fornero sono sempre stati molto tesi e il leader della Lega non ha accettato di buon grado la notizia della nomina governativa, criticando la decisione della sua stessa maggioranza e annunciando un’interrogazione parlamentare sul tema. Com’è chiaro da questa premessa, il secondo post contenuto nell’immagine oggetto della nostra verifica è falso.
Il testo non compare infatti sull’account Facebook ufficiale di Salvini e, sebbene l’immagine indichi che sia rimasto online per almeno un’ora, non è stato riportato da alcuna testata giornalistica.