Il 28 ottobre 2024 è stata pubblicata su X un’intervista del giornalista Federico Rampini in cui spiega che «al primo vertice» tra la «delegazione del governo cinese e americano» dopo l’elezione del presidente Joe Biden, ad Anchorage, in Alaska, «la delezione cinese si mette a recitare interi comizi di Black Lives Matter, cioè il movimento antirazzista». Per Rampini questo significa che «i cinesi si impadroniscono di una narrazione che è fortissima dentro la sinistra americana, che descrive l’America come l’impero del male, l’inferno del razzismo, della xenofobia, delle discriminazioni, del sessismo»
Quanto detto da Rampini è falso.
L’intervista, rilasciata al programma SOUL di TV2000, risale ad ottobre 2021. Qualche mese prima, a marzo dello stesso anno, alcuni rappresentanti cinesi si erano incontrati ad Anchorage, in Alaska, con vari delegati degli Stati Uniti per discutere la relazione tra i due Paesi. Al vertice, noto come “colloqui dell’Alaska” o “incontri di Anchorage”, erano state affrontate diverse tematiche, quali il rispetto dei diritti umani, l’economia, il commercio e i cyber attacchi.
Durante il suo discorso, Yang Jiechi, ex ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese negli Stati Uniti e ministro degli Esteri, aveva citato l’argomento dei diritti umani, chiedendo agli Stati Uniti di impegnarsi di più al riguardo. Yang aveva commentato che negli Stati Uniti queste «sfide legate ai diritti umani sono radicate profondamente. Non sono emerse solo negli ultimi quattro anni, come il movimento Black Lives Matter. Non sono questioni nate solo recentemente». Come si può ascoltare dal video (al minuto 38:09 circa, grazie al lavoro dell’interprete) della conferenza e leggere dalla trascrizione ufficiale, questa è stata l’unica occasione in cui la delegazione cinese ha nominato il movimento antirazzista Black Lives Matter, nato nel 2013 dopo l’uccisione del 17enne afro-americano Trayvon Martin da parte del cittadino statunitense George Zimmerman, e diventato globalmente famoso nel 2020 dopo l’omicidio di George Floyd.
Yang, dunque, non ha recitato «interi comizi» di Black Lives Matter, ma ha nominato il movimento una sola volta.