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No, per “Adolescence” non è stato scelto un attore bianco per interpretare il crimine di un ragazzo nero

No, per “Adolescence” non è stato scelto un attore bianco per interpretare il crimine di un ragazzo nero

21 marzo 2025
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  • Sui social sta girando la tesi secondo cui la nuova serie TV Adolescence si baserebbe su un crimine avvenuto nel 2023 nel Regno Unito e che sarebbe stato scelto un attore bianco per interpretare un omicida nero.
  • La notizia è falsa.
  • Adolescence non si basa su un unico evento, ma prende ispirazione da molteplici omicidi commessi da giovani ragazzi negli ultimi anni. 

Il 20 marzo 2025 è stato pubblicato su X un post sulla nuova serie TV Netflix Adolescence, «basata su fatti reali», «che parla di un assassino inglese di 13 anni che ha accoltellato a morte una ragazza a Southport». Secondo il post, «l’assassino, nella realtà, si chiama Hassan Sentamu, immigrato di seconda generazione, africano» (nella prima foto in allegato al post), ma «per interpretare la sua parte loro hanno scelto il ragazzino bianco» (seconda foto del post).

Il post diffonde una notizia falsa. 

Il 13 marzo 2025 è uscita su Netflix una serie TV intitolata “Adolescence”, che racconta la storia di come la vita di una famiglia viene travolta quando il tredicenne Jamie Miller (interpretato dall’attore Owen Cooper, nella foto a destra sul post in analisi) viene arrestato per l’omicidio di un’adolescente che frequenta la sua scuola.

Adolescence, però, non parla di Hassan Sentamu (nella foto a sinistra sul post in analisi), un adolescente di 17 anni condannato all’ergastolo per aver accoltellato e ucciso una ragazza di 15 anni fuori a un centro commerciale nel sud di Londra a settembre del 2023.

La serie TV, come spiegato a Netflix dai creatori Stephen Graham e Jack Thorne, non è basata infatti sulla storia di una persona o su un crimine specifico, ma l’idea è nata da una serie di notizie su accoltellamenti e omicidi commessi da giovani ragazzi nel Regno Unito di cui Graham aveva sentito parlare.

«L’idea è nata da un incidente a Liverpool, dove una giovane ragazza è stata pugnalata a morte da un ragazzo. Ho pensato: perché?» ha raccontato Stephen Graham in un’intervista con la rivista Radio Times. «Poi c’è stata un’altra ragazza nel sud di Londra che è stata accoltellata a morte a una fermata dell’autobus. E c’è stato un episodio al Nord, dove Brianna Ghey è stata attirata nel parco da due adolescenti che l’hanno accoltellata», ha spiegato il co-autore. «Volevo fare luce su questo fenomeno e chiedere: “Perché sta accadendo oggi? Cosa sta succedendo? Come siamo arrivati a questo?», ha aggiunto Graham. 

Precisiamo che questi crimini sono stati commessi da ragazzi, ragazze e uomini bianchi e neri.

I due creatori hanno spiegato anche che la serie TV vuole esplorare la rabbia maschile e il fenomeno della maschiosfera, una rete informale composta da siti, gruppi, forum e canali in cui si ritrovano i membri di diverse comunità maschiliste e misogine.

Per quanto riguarda la scelta dell’attore protagonista, Graham e Thorne hanno raccontato a Vanity Fair che è stata una sfida, poiché il personaggio richiedeva grandi oscillazioni emotive e autenticità. «Non volevamo un bambino che avesse seguito il percorso della scuola di teatro. Volevamo trovare qualcuno che fosse davvero fresco, organico e molto reale». Dopo aver visto il provino di Cooper, «la scelta è stata immediata, un colpo di fulmine», ha spiegato Graham.

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