Il 29 dicembre 2024 è stato condiviso un thread su X secondo cui «il massacro di Bucha», la strage di civili avvenuta nella località di Bucha, in Ucraina, a marzo 2022, «è risolto». Secondo questa teoria, «il mercenario Philipp Siman», sotto processo a Praga, avrebbe rivelato di aver saccheggiato la città, abbandonata dai russi, insieme al battaglione ucraino Carpathian Sich, di aver effettuato fucilazioni arbitrarie e atrocità contro i civili filorussi.
Quanto diffuso dal post è falso.
Filip Siman è un cittadino ceco che nel 2022 si è unito al battaglione Carpathian Sich, formato da cittadini ucraini e stranieri per fermare l’invasione della Russia in Ucraina. Ad aprile dello stesso anno, Siman e un altro volontario ceco erano stati accusati di aver derubato soldati e civili durante le operazioni militari a Bucha e a Irpin. Siman è stato così arrestato prima dalla polizia ucraina e poi da quella ceca. Inoltre, dopo essere stato rimpatriato in Repubblica Ceca, Siman è stato accusato dall’autorità ceca di aver prestato servizio militare illegalmente in una forza armata straniera, non avendo ottenuto il permesso del presidente della Repubblica Ceca, presupposto previsto dalla legge ceca.
Ad agosto 2024 il tribunale municipale di Praga ha condannato Siman (il processo era iniziato il 3 luglio, e sul caso si dovrà esprimere anche l’Alta corte di Praga) a sette anni di carcere per saccheggio in Ucraina, mentre è stato assolto dalla seconda accusa in quanto il primo ministro Petr Fiala aveva detto che non ci sarebbe stata alcuna punizione per i volontari cechi in Ucraina. Durante il processo, Filip Siman, scrive la stampa locale, ha negato di essersi voluto arricchire collezionando oggetti di valore, spiegando di aver avuto l’ordine dai propri superiori di sottrarre gli oggetti ai civili per evitare che venissero rubati dai militari russi. Versione che è stata negata dal battaglione Carpathian Sich.
Non ci sono prove del fatto che l’ex soldato abbia commesso, o dichiarato di aver commesso, fucilazioni e atrocità contro i civili a Bucha, e il processo contro Siman non prevede accuse simili.
Come ricostruito da varie inchieste giornalistiche, ad aver ucciso e torturato più di 400 civili a Bucha è stata l’armata russa, che ha occupato la città dal 5 al 30 marzo 2022, in un’operazione di «pulizia», come la definirono gli stessi soldati russi nelle conversazioni telefoniche intercettate.