I trumpiani stanno diffondendo una teoria del complotto razzista a colpi di meme con anatre e gattini - Facta
TOP

I trumpiani stanno diffondendo una teoria del complotto razzista a colpi di meme con anatre e gattini

Di Leonardo Bianchi

Da qualche giorno Donald Trump, la sua campagna ufficiale, il candidato vicepresidente JD Vance, vari influencer di estrema destra ed Elon Musk stanno diffondendo una teoria razzista – e del tutto infondata – secondo la quale le persone migranti provenienti da Haiti starebbero rubando e mangiando gatti, anatre e oche nella città di Springfield, nello Stato dell’Ohio.

Su X, in particolare, sono diventate virali una serie di immagini generate con l’intelligenza artificiale in cui Trump protegge gattini e anatre da orde minacciose di persone nere che rincorrono gli animali. In un video, sempre prodotto con l’IA, si vede Trump che bacia un’anatra con la didascalia: «Ti amo e non permetterò agli haitiani di mangiarti».

In altre illustrazioni, raccolte dalla testata Daily Dot, si vedono gli animali con cartelloni che recitano “Cat Lives Matter” («Le vite dei gatti contano») o “Ducks for Trump 2024” («Anatre per Trump 2024»). Altri utenti hanno scritto che la vicenda è soltanto un antipasto di quello che potrebbe succedere su scala nazionale se dovesse vincere la candidata democratica Kamala Harris.

Il trend è stato cavalcato anche dall’account ufficiale dei membri repubblicani della commissione giustizia della Camera, che hanno pubblicato un’illustrazione di Trump accompagnandola con la didascalia «proteggiamo le nostre anatre e i nostri gattini in Ohio!» Il tweet è stato poi rilanciato da Elon Musk con un emoji che sorride e tre cuoricini.

Il riferimento ad Haiti non è causale. È da qualche tempo che la destra statunitense ha preso di mira Springfield, descrivendola come una sorta di paradiso perduto devastato dall’immigrazione e dalla criminalità.

Dalla pandemia a oggi, la cittadina ha effettivamente visto un grande influsso di persone migranti da Haiti – tra le 15mila e le 20mila secondo le stime riportate dal New York Times, su una popolazione di 60mila residenti censiti. Molte persone sono arrivate da Haiti grazie a un programma speciale promosso dall’amministrazione Biden, volto ad accogliere chi scappa dalla violenza causata dalla guerra tra le gang.  

Stando a un recente reportage del New York Times, la presenza della comunità migrante a Springfield da un lato ha messo sotto pressione i servizi sanitari, ma dall’altro ha rivitalizzato l’economia stagnante della cittadina, che si basava in larghissima parte sull’industria automobilistica. I tassi di criminalità non hanno invece registrato alcuna impennata e sono in linea con quelli degli Stati Uniti, ha annotato un articolo della testata New Republic.

A ogni modo, la teoria in questione ha iniziato a prendere quota nel fine settimana quando alcuni influencer trumpiani – su tutti Ian Miles Cheong e Charlie Kirk – hanno rilanciato su X la notizia dell’arresto di Allexis Telia Ferrell, una donna accusata di aver ucciso e mangiato di fronte a diverse persone un gatto in una zona residenziale.

Nel riportare la notizia, risalente allo scorso agosto, gli influencer hanno però aggiunto dettagli inventati di sana pianta. Anzitutto, hanno spostato… il luogo dell’avvenimento da Canton a Springfield: sebbene entrambe le città si trovino in Ohio, la distanza tra le due è di oltre 270 chilometri. Hanno inoltre scritto che la donna è di origine haitiane, mentre in realtà – come ha scritto, tra gli altri, la rivista Newsweek – è una cittadina statunitense registrata da almeno sei anni nelle liste elettorali dello Stato.

Un altro innesco, secondo la ricostruzione del giornalista Philip Bump del Washington Post, è arrivato da resoconti informali e non confermati, circolati su alcuni gruppi Facebook di Springfield. Secondo questi post, le persone di origine haitiana avrebbero rapito e cercato di mangiare i gatti di alcuni cittadini. Queste dicerie sono state ripetute da un residente durante la seduta del consiglio municipale del 27 agosto 2024, per poi essere amplificate da un articolo del tabloid britannico Daily Mail.

Da lì in poi – annota Bump – la teoria ha iniziato a vivere di vita propria, finendo per essere inglobata nella propaganda dei repubblicani.

In un tweet del 9 settembre, JD Vance ha parlato di «animali rapiti e mangiati da persone che non dovrebbero essere in questo Paese». Lo stesso giorno, una newsletter della campagna di Trump ha dato per buona la storia dei «migranti [haitiani] che avrebbero ‘decapitato anatre’ e dato la caccia ad animali domestici […] per mangiarli». E infine, durante il primo dibattito con Kamala Harris, il candidato repubblicano ha detto che «quelli che sono venuti a Springfield stanno mangiando i cani, i gatti e gli animali della gente che vive lì».

Queste dichiarazioni sono però totalmente false. La polizia di Springfield ha comunicato di non aver ricevuto «alcuna segnalazione di animali rubati o mangiati [da esseri umani]». Anche Karen Graves, la portavoce del municipio della città, ha confermato che «non esistono segnalazioni credibili di animali maltrattati o abusati da persone che fanno parte della comunità immigrata».

Nonostante ciò, i repubblicani non si sono fatti alcun problema nell’usare una teoria falsa per fini elettorali. Tra l’altro, l’intera vicenda è esemplificativa di una più ampia tendenza disinformativa: quella di utilizzare l’intelligenza artificiale per diffondere messaggi xenofobi, screditare avversari o creare una realtà parallela.A marzo del 2024, come avevamo scritto su Facta, diversi sostenitori trumpiani avevano postato su X decine di foto generate con l’IA di Trump circondato da giovani neri, con l’esplicito obiettivo di simulare una vicinanza tra il candidato repubblicano e la comunità afroamericana. Nel mondo reale, tuttavia, il rapporto è molto meno idilliaco – anche e soprattutto per le numerose posizioni razziste espresse da Trump nel corso degli anni. 

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Lascia un commento

× WhatsApp